Alluvione 2011. Oltre alla conferma di 5 anni di reclusione per l’ex sindaca di Genova Marta Vincenzi, stamane i giudici della Corte d’Appello hanno emesso la sentenza di condanna anche per gli altri imputati.
E’ stata diminuita la pena per l’ex assessore comunale alla Protezione civile Francesco Scidone, passata dai 4 anni e 9 mesi del primo grado a 2 anni e 10 mesi dell’appello, e per il dirigente del Comune Gianfranco Delponte, passata da 4 anni e 5 mesi del primo grado a 2 anni e 9 mesi dell’appello.
E’ stata invece aumentata la pena per Pierpaolo Cha, all’epoca al vertice della direzione comunale Citta’ sicura, passata da 1 anno e 4 mesi a 4 anni e 4 mesi, e per l’ex direttore della Protezione civile Sandro Gambelli, passata da 1 anno a 2 anni e 10 mesi di reclusione.
Le accuse nei loro confronti erano a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, disastro e falso ideologico. Tutti sono stati assolti per il reato di calunnia.
Cha e Gambelli, nell’eventuale ricorso in Cassazione, dovranno quindi rispondere anche del reato di disastro, che non gli era stato riconosciuto in primo grado.
Nuova condanna, a 8 mesi di reclusione, per l’ex coordinatore dei volontari di Protezione civile Roberto Gabutti che in primo grado era stato assolto (era accusato di falso e calunnia).
Il procuratore generale Luigi Cavadini Lenuzza aveva chiesto la conferma di tutte le condanne di primo grado.
La Corte d’appello di Genova ha inoltre condannato gli imputati Marta Vincenzi, Francesco Scidone, Gianfranco Delponte, Pierpaolo Cha, Sandro Gambelli e il Comune di Genova al risarcimento dei danni, al pagamento delle provvisionali (4,58 milioni) e delle spese di lite secondo quanto previsto dalla sentenza di primo grado nonche’ al pagamento delle parti civili per un totale di 55.620 euro.
Condannati al risarcimento delle spese processuali di secondo grado Marta Vincenzi, Pierpaolo Cha, Sandro Gambelli e Roberto Gabutti (anche per il primo grado da cui invece era stato escluso).