Coronavirus: a marzo previsto calo medio del 29% del fatturato.
I risultati del sondaggio su oltre 4.300 interviste di imprenditori del Nord effettuata da Confartigianato e le opportunità già a disposizione delle imprese liguri. Grasso (Confartigianato):
«Da una parte chiediamo chiarezza e interventi commisurati alla gravità della situazione, dall’altra offriamo immediatamente alle imprese liguri le opportunità dei nostri strumenti: da Artigiancassa all’Ente bilaterale al Confart»
Gli effetti dell’emergenza coronavirus, con gli imprenditori che prevedono cali in media del 29% del fatturato di marzo, sono diffusi in tutti i settori delle piccole imprese del Nord: particolarmente pesanti i cali di fatturato mensili previsti dal settore del trasporto persone (-68%), dalle imprese interessate dalla domanda turistica (-37%), da quelle del settore alimentare (-33%), dalle aziende della moda (-25%), e dei servizi (-25%). Secondo la rilevazione di Confartigianato, la crisi nelle micro e piccole imprese si manifesta soprattutto con il calo delle vendite, segnalata dal 48% degli intervistati, con la cancellazione di fiere ed eventi (indicata
dal 22% degli imprenditori), con la mancata o ritardata consegna di merce al cliente (19% degli imprenditori), la cancellazione degli ordini (18%) e la cancellazione di incontri d’affari (16%).
Sul fronte dei fattori produttivi il 32% delle micro e piccole imprese intervistate da Confartigianato segnala la mancata o ritardata fornitura di materie prime, il 19% ha ridotto l’orario di lavoro, il 13% registra ulteriori complessità di natura sanitaria legate ad autorizzazioni e permessi rilasciati dalle pubbliche amministrazioni, l’11% denuncia disagi nella gestione delle trasferte del personale e il 10% lamenta l’assenza dei dipendenti.
«Purtroppo sono dati che tendono a peggiorare anche a seguito delle nuove restrizioni – commenta Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato Liguria – e per questo chiediamo chiarezza e interventi commisurati alla gravità della situazione, partecipando attivamente a tutti i momenti di confronto nazionali e regionali con proposte concrete. Abbiamo già messo sul nostro sito le principali normative in vigore e la modulistica richiesta e ci siamo attrezzati anche con i nostri strumenti, da Artigiancassa all’Ente Bilaterale al Confart, che hanno già messo in campo linee di credito riservate e risorse per gli ammortizzatori sociali dei dipendenti, in attesa degli interventi del governo».
Artigiancassa, banca di riferimento delle micro e piccole imprese artigiane, partecipata da Confartigianato, mette a disposizione delle aziende linee di credito dedicate, per rispondere all’eventuale momentanea carenza di liquidità derivante dall’emergenza coronavirus, con la possibilità di interagire anche in modalità digitale tramite gli Artigiancassa Point, che sono collocati nelle sedi di Confartigianato e diventano così veri e propri sportelli di consulenza a distanza. Inoltre la banca dà la possibilità di sospendere per 6 mesi la quota capitale delle rate mensili o della rata semestrale del finanziamento a breve e medio termine in regolare ammortamento, il cui pagamento slitterà nel corso del piano di rimborso previsto.
Anche Regione Liguria ha prontamente risposto alla richiesta di Confartigianato e ha varato un pacchetto da 7,2 milioni complessivi in sostegno del tessuto imprenditoriale, con un fondo di garanzia per i finanziamenti a sostegno del circolante a favore delle imprese liguri dei settori del turismo, commercio e artigianato, con l’attiva partecipazione del Confart.
Per le imprese liguri con dipendenti che applicano un contratto artigiano, l’Ente bilaterale dell’artigianato ligure – Eblig, costituito anche da Confartigianato, offre la possibilità di fare ricorso, con partenza 26 febbraio, a uno specifico intervento di integrazione del reddito, pari a venti settimane nell’arco del biennio mobile, per i casi di sospensione delle attività lavorative determinate dall’epidemia. L’ammontare dell’assegno ordinario previsto dal fondo è pari all’80% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore.
Infine, pur auspicando di non doverla utilizzare, viene messa a disposizione degli esercizi artigiani e commerciali (negozi, bar,
servizi), costretti per provvedimento d’urgenza delle Autorità a chiusura obbligatoria e misure restrittive imposte dalla minaccia dell’epidemia, una vantaggiosa polizza assicurativa, che garantisce un supporto immediato, integrativo di eventuali contributi pubblici, di mille euro al giorno per un massimo di 15 giorni in caso di chiusura decretata dalle autorità.
«Invitiamo quindi le imprese – conclude Grasso – a compilare il sondaggio online (https://it.surveymonkey.com/r/COVID-19NAZ) per consentirci di aggiornare i dati della crisi e di rivolgersi immediatamente alle nostre sedi territoriali per essere aggiornati sulle misure restrittivi e quelle agevolative, per utilizzare fin d’ora le opportunità già a disposizione».