“Il governatore ligure Giovanni Toti e la Lega hanno una singolare concezione della volontà dei territori. Prima Toti e poi il deputato leghista Francesco Bruzzone hanno sostenuto che l’unica ipotesi di Parco nazionale possibile è con coloro che ne fanno già parte, escludendo dal perimetro i Comuni che hanno democraticamente chiesto di voler stare dentro il nuovo Parco nazionale. Non ci sono ragioni, se non di carattere politico e di sottomissione alla Lega da parte di Toti, per scegliere la strada del Parco a tre”.
Lo ha dichiarato ieri il capogruppo regionale del Partito Democratico Luca Garibaldi dopo il “question time” alla Camera del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (FI), che ha risposto all’interrogazione di Bruzzone, e dopo l’incontro di Toti con il ministro.
“Invece di insistere su un Parco – ha aggiunto Garibaldi – che esclude chi ne vuole far parte, penso che la strada più giusta sia e resti ancora la proposta sostenuta e avanzata da Anci con sette Comuni, aperta a chi vuole aderire.
Proposta di mediazione che all’inizio lo stesso presidente Toti aveva sollecitato proprio per rispondere alle esigenze dei territori, ma che ora rinnega.
Il Parco nasce se condiviso, ma per ragioni politiche non si può tenere fuori chi ha chiesto di entrare. In questo modo è un Parco imposto da un partito.
Il ministro dice che l’iter procedurale per il Parco è in fase avanzata, ma non chiuso, per questo chiediamo che si parta dalla proposta Anci che include tutti i Comuni disponibili a costruire il nuovo parco, rispettando davvero la volontà dei territori”.
“A oggi – ha spiegato alla Camera il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin rispondendo a Bruzzone – l’iter procedurale di perimetrazione definitiva del Parco Portofino è in una fase avanzata di istruttoria. Questa mattina (ieri, ndr) durante un incontro avuto con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti abbiamo ribadito l’apertura a trovare una soluzione condivisa tra tutti gli attori istituzionali e le associazioni al fine di riperimetrare il Parco in modo definitivo, giungendo in tal modo anche all’estensione del contenzioso amministrativo che è in essere”.
Il ministro ha inoltre spiegato che “sia il decreto di perimetrazione che quello istitutivo del comitato di gestione provvisoria del Parco sono stati impugnati presso il Tar Liguria dalla Regione e da diversi Comuni ricadenti nei confini provvisori del Parco. Nelle more della definizione dei giudizi il ministero ha comunque attivato con Regione Liguria l’iter ordinario di istituzione del Parco nazionale di Portofino. La proposta di Regione Liguria interessa la superficie dei Comuni di Portofino, Camogli e Santa Margherita Ligure per un totale di oltre 1500 ettari per la parte terrestre e 350 ettari per l’Area marina protetta”.