Dal primo aprile al 15 maggio tutti potranno inviare il proprio scatto realizzato nel corso di una tradizionale processione cittadina o durante le visite a Chiese e Oratori
Il Comune di Genova ha lanciato un concorso fotografico dedicato alle Confraternite con l’Assessorato alle Tradizioni che ha organizzato il contest insieme al Priorato delle Confraternite e l’Ufficio Beni Culturali della Arcidiocesi di Genova. Dal primo aprile al 15 maggio tutti potranno inviare il proprio scatto, fino a un massimo di 10, realizzato nel corso di una tradizionale processione cittadina o durante le visite alle Chiese e oratori che custodiscono opere delle confraternite, all’indirizzo assprolocoetradizioni@comune.genova.it.
Le fotografie inviate saranno poi esaminate da una giuria composta da un rappresentante del Comune di Genova, delle categorie Fotografi di Cna e Confartigianato e dai rappresentanti di Confraternite e Arcidiocesi, secondo i seguenti criteri: resa scenografica, originalità dello scatto, qualità e legame con la città. Le foto che saranno valutate come migliori saranno poi esposte in mostra a Palazzo Tursi e gli autori degli scatti riceveranno ingressi omaggio nei musei civici e nel Museo Diocesano.
“Le tradizionali processioni sono momenti molto sentiti con grande partecipazione e richiamano la cittadinanza al passaggio dei maestosi crocifissi, delle casse processionali e delle arche, che molto spesso rappresentano vere e proprie opere d’arte – spiega l’Assessore alle Tradizioni Paola Bordilli – il contest fa parte di una serie di azioni che, con l’Arcidiocesi e il Priorato, stiamo attivando per promuovere le Confraternite e le tradizioni che esse rappresentano.
Il contest, inoltre, vuole valorizzare non solo il ruolo delle confraternite come promotrici di valori di pace e di volontariato, ma anche il loro legame con il nostro territorio, attraverso tradizionali appuntamenti per la comunità che sono rimasti vivi nei secoli della storia della nostra città come per la visita dei sepolcri nelle chiese del centro storico e in cattedrale nonché le prossime, come per esempio, Santa Zita”. Marcello Di Meglio