È stata prorogata un’altra volta, al 31 ottobre, la perizia sulle cause del tragico crollo del Ponte Morandi, collassato il 14 agosto 2018 causando 43 vittime.
Lo ha deciso oggi il gip Angela Nutini nel corso dell’udienza del secondo incidente probatorio.
La discussione s’inizierà il primo dicembre con udienze tutti i giorni.
Il giudice ha anche nominato un quarto perito, Stefano Tubaro, docente dell’Università di Milano, che dovrà analizzare i video acquisiti.
Già nella prima perizia, quella che fotografava le macerie al momento del crollo, erano emerse delle discrepanze tra il progetto originario e il prodotto finale.
Tra le più accreditate ipotesi del crollo c’è il cedimento degli stralli che sorreggeva l’infrastruttura.