“Prendo atto che oggi ai consultori si recano poche persone, oltre il 70% delle prestazioni erogate è occasionale e viene realizzata da un solo operatore mentre meno del 5% dei cittadini viene preso in carico da team multidisciplinari. Qualcosa dobbiamo fare, per non essere condannati a mantenere l’esistente. Da parte mia c’è la massima disponibilità ad un confronto in Commissione Sanità sul modello che vogliamo realizzare. Credo che molte delle preoccupazioni manifestate questa mattina potranno essere fugate”.
Lo ha dichiarato oggi la vicepresidente e assessora alla Sanità Sonia Viale a margine del Consiglio regionale, a seguito delle polemiche sollevate da Pd, Rete a Sinistra, M5S e dopo avere partecipato all’incontro tra i capigruppo consiliari e una rappresentanza del collettivo “Non una di meno”, del sindacato Si Cobas e del coordinamento Valpolcevera.
“Il progetto di Regione Liguria e Alisa – ha aggiunto la vicepresidente Viale – intende restituire ai Consultori le funzioni che sono proprie di queste strutture, potenziandole, in modo che le mamme, le famiglie e i bambini possano trovare davvero tutte le risposte di cui hanno bisogno.
È un obiettivo che vogliamo raggiungere applicando un modello già applicato da 20 anni in altre regioni, come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna o Toscana e che vogliamo realizzare anche qui in Liguria perché ha dimostrato di funzionare.
A chi dai banchi delle opposizioni agita lo spettro di una possibile privatizzazione o di uno smantellamento dei servizi, dico che non è assolutamente così.
Infatti, nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre è previsto un apposito capitolo dedicato ai Consultori che quindi nessuno vuole chiudere. Chi afferma il contrario fa allarmismo, alimentando preoccupazioni che non hanno fondamento.
Grazie alla riorganizzazione che vogliamo realizzare, viene restituita centralità a queste strutture territoriali imprescindibili nell’assistenza sociosanitaria. I Consultori si riappropriano finalmente della loro mission, in relazione in particolare alla salute materno infantile, alla famiglia, alle adozioni, all’accompagnamento alla genitorialità. Queste sono le funzioni proprie dei consultori che non dovrebbero occuparsi come, ad esempio, delle vaccinazioni che devono essere effettuate negli ambulatori preposti: utilizzare il personale dei consultori per attività che non spettano a queste strutture ha determinato in questi anni un depauperamento di questi luoghi”.
Ai rappresentanti delle opposizioni che hanno chiesto una sospensione dell’iter in corso per la modifica organizzativa dei Consultori, la vicepresidente Viale ha replicato che “non si sospende nulla perché non c’è nulla da sospendere, visto che nulla è stato ancora deliberato dalla Giunta regionale”.