“Dalla Prefettura ci hanno comunicato i numeri dei flussi migratori generali: ci sono 2348 nuovi migranti sul territorio, di cui 483 ucraini.
A Genova abbiamo 300 posti SAI per adulti, tutti pieni, e 600 minori stranieri non accompagnati, ospitati nelle comunità socio-educative gestite dal Terzo settore con accreditamento del Comune.
Su Rivarolo dico che il Comune ha ricevuto una richiesta di accreditamento, la cui accettazione da parte del Comune dipende da una documentazione dettagliata, che riguarda la funzionalità dei moduli abitativi, gli allacci di luce e gas, le fognature e molto altro ancora. Questa documentazione deve essere poi valutata dai nostri uffici.
Al momento non ci è ancora pervenuta e quindi non c’è ancora alcuna autorizzazione data a quel posto.
Se la struttura sarà idonea, daremo l’accreditamento perché non posso lasciare minori non accompagnati negli alberghi: ci sono state già precedenti di denunce, anche se archiviate, e quindi quella non è una soluzione applicabile.
Siamo in emergenza e non ci sono al momento strutture disponibili idonee ad accoglierli. Quei 20 posti ci servono. Sono pronta a trovare soluzioni abitative alternative.
Ribadisco che al momento non so ancora se quella di Rivarolo sia una soluzione idonea. Aspetteremo la documentazione finale e poi con i tecnici effettueremo un ultimo sopralluogo.
Se tutto sarà regolare provvederemo all’accreditamento e apriremo quella struttura ai minori stranieri”.
E’ la sintesi di quanto dichiarato ieri in Comune a Genova l’assessora al Sociale Lorenza Rosso rispondendo a tre interrogazioni, presentate dai consiglieri Cristina Lodi (Gruppo misto), Francesca Ghio (Lista Rosso Verde) e Fabio Ceraudo (M5S), riguardanti le “attuali modalità di accoglienza attivate dal Comune di Genova nei confronti dei minori non accompagnati, in particolare riferimento alla sistemazione in container allestiti in via Negrotto Cambiaso presso ex circolo Alfredo Ricciotti”.