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Conte a Genova, stop alla Gronda. Lega: vergogna M5S, da loro solo dei ‘no’

M5S: Giuseppe Conte e Beppe Grillo sulla collina dei vip a Genova Sant'Ilario (foto d'archivio)

“Se la Gronda di Genova è ferma dobbiamo ringraziare il M5S che ha già dimostrato ampiamente una visione disastrosa del futuro del Paese: dire no a tutto quello che rappresenta progresso perseguendo la decrescita (in)felice.

Se i politici grillini girassero meno in auto blu capirebbero meglio cosa subiscono i liguri ogni giorno. I lavori non sono ancora partiti a causa dello stop imposto dal Governo Conte bis (Pd e M5S) e dal ministro Enrico Giovannini che, per non stizzire i grillini, non ha firmato l’apertura dei cantieri.

Basterebbe una firma sul dossier che prende polvere sul tavolo del ministro, ma loro preferiscono bloccare tutto sulla pelle dei liguri. Il 25 settembre mandiamoli a casa”.

Lo ha sottolineato oggi il deputato genovese della Lega Edoardo Rixi, già viceministro al Mit, a seguito della dichiarazione dell’ex premier Giuseppe Conte (M5S) che oggi a Genova ha riferito di essere contrario alla Gronda di Genova, in particolare al secondo lotto delle gallerie di Bolzaneto e Voltri.

Conte ha anche incontrato il leader storico del M5S Beppe Grillo nella sua villa genovese, che sorge sulla collina dei vip a Sant’Ilario.

“La Gronda di Genova, infrastruttura strategica e vitale per la Liguria e il nostro Paese, per Giuseppe Conte non s’ha da fare. E’ una vergogna – hanno aggiunto i consiglieri regionali della Lega Sandro Garibaldi e Alessio Piana – che il M5S dica ‘no’ a tutto e voglia rinviare ulteriormente l’avvio dei lavori dell’opera, che è necessaria per i genovesi e lo sviluppo della nostra regione.

Inoltre, bisogna realizzare il Tunnel della Fontanabuona, che è un’opera importante per dare un inizio anche alla Gronda di levante. La Lega non permetterà la decrescita (in)felice del territorio.

La Gronda di Genova si deve realizzare nel più breve tempo possibile. Se i lavori non si sono ancora iniziati è a causa dell’assurda scelta di bloccare l’opera proprio da parte del Governo Conte bis (Pd e M5s) e dal ministro Enrico Giovannini. Una scelta puramente ideologica fatta sulla pelle dei genovesi e dei liguri”.

Aggiornamento.

Stasera i candidati alle elezioni politiche del M5S hanno inviato alla stampa il seguente comunicato.

“La Gronda ferma per volere del M5S? Ma a che gioco sta giocando Rixi? Rammentiamo all’esponente del Carroccio che sui ‘no’ il suo partito è campione in base alla convenienza del momento.

Illustrando il programma per le Comunali genovesi del 2012, ad esempio, ebbe a dichiarare che le ‘priorità’ erano le famiglie e non (ripetiamo: non!) ‘la Gronda e la moschea’.

Oggi, invece, torna sulla questione con un approccio diametralmente opposto, dicendo peraltro falsità, e le sue parole confermano quanto sapevamo da tempo: è talmente trascinato dalle proprie ambizioni personali da aver perso contatto con la realtà, anche all’interno dell’elettorato della Lega.

Umilmente, ci permettiamo di ricordare a Rixi che se oggi, con i suoi fedelissimi, fosse sceso in piazza, tra la gente, avrebbe compreso che le priorità in questo momento sono altre. E si chiamano, in ordine sparso: caro bollette, assistenza a chi non ce la fa e in particolare alle famiglie con bambini disabili che il centrodestra ligure continua a ignorare nonostante la vuota propaganda, salute, pari opportunità, lavoro e salari dignitosi”.