“Lo stato c’è. Lo Stato è qui”.
Dopo una lunga attesa, intorno alle 23.15 di oggi, il premier Giuseppe Conte ha parlato alla Nazione spiegando che verranno attivate, con un nuovo decreto, misure ancor più restrittive. Ossia la sospensione delle attività non essenziali, in questa fase, per il Paese.
“Abbiamo deciso – ha detto in sintesi Conte – di chiudere ogni attività produttiva che non sia essenziale, tranne quelle di pubblica utilità.
Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di prima necessità, le attività strategiche. Non abbiamo previsto restrizioni per nessun giorno della settimana. Non ci saranno quindi code. Invito tutti a mantenere la massima calma.
Si tratta di misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi. Queste misure richiederanno tempo per far vedere i loro effetti.
E’ la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova.
Ora rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo blocchiamo. Le attività andranno avanti, per quanto possibile anche con lo smart working.
Lo Stato c’è, lo Stato è qui. Rialzeremo la testa e ripartiremo quanto prima. Ora dobbiamo proteggere la vita. Quelle rinunce che ci sembrano un passo indietro, un domani ci permetteranno di andare avanti. Uniti ce la faremo“.
Il discorso di Giuseppe Conte alla Nazione