“La tassa di soggiorno dovrebbe essere una tassa di scopo e i soldi pagati dagli ospiti bisogna investirli nelle politiche del turismo. Spesso invece la tassa di soggiorno dai Comuni viene usata per appianare i debiti. Lo ha recentemente ribadito il ministro del Turismo Daniela Santanché, a Genova, in occasione del Forum internazionale sul Turismo organizzato dal Sole 24 Ore. Condividiamo appieno la posizione del ministro”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali di Sestri Levante Marco Conti (capogruppo di Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (capogruppo di Sestriamo/Forza Italia) che hanno invitato l’amministrazione Solinas “a destinare tutto il gettito a iniziative a sostegno del comparto”.
“Il centrodestra – hanno spiegato Conti e Pistacchi – è da sempre contrario all’aumento delle tasse per risolvere i problemi degli enti pubblici.
Non a caso il Governo Meloni ha subito confermato nei fatti come la leva fiscale non si debba azionare per far ricadere sui cittadini i problemi contabili dello Stato, ma soprattutto che le tasse devono servire a quello per le quali vengono istituite.
L’imposta di soggiorno è più che mai una tassa di scopo e anche una recente sentenza della Corte dei Conti del Veneto ha ribadito che le risorse raccolte non possono essere usate per rifare strade o arredi urbani. Quelli sono interventi di ordinaria manutenzione.
Le parole del ministro, ancor più a un convegno dove è emersa la grande capacità di Regione Liguria di attrarre turisti proprio grazie alla scelta dell’amministrazione di centrodestra di investire con forza sulla promozione, confermano quanto gli operatori turistici sestresi hanno chiesto più volte invano all’amministrazione Solinas.
I soldi della tassa di soggiorno, a maggior ragione dopo gli aumenti di quest’anno, devono essere interamente destinati a sostegno del turismo. Non solo la quota del 60% condivisa per legge con gli operatori, ma anche la restante parte.
Il Comune non deve usarla per ridipingere le panchine o pulire le strade: per quelle spese ci sono altri capitoli di bilancio e altre tasse, peraltro già alzate a loro volta dalla nuova giunta”.