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Continua la stagione al Sipario Strappato

Continua la stagione al Sipario Strappato
"Le ultime lune"

Continua la stagione al Sipario Strappato di Arenzano. Dopo Natale la seconda parte della programmazione 2021/2022.

Continua la stagione al Sipario Strappato con nuove proposte.

Dopo la pausa natalizia riprende il cartellone del teatro Il Sipario Strappato di Arenzano con proposte eterogenee, impegno sociale e tanta voglia di ripartire insieme dopo il successo della prima parte della stagione 2021-2022.

«Abbiamo scelto di dividere la stagione in due parti per precauzione – spiega Sara Damonte, direttore artistico del teatro arenzanese – non sapendo quello che ci avrebbe riservato l’inverno per quanto riguarda la pandemia.

Adesso siamo felici di poter completare il cartellone con proposte che arrivano fino a maggio e il graditissimo ritorno del festival “Nena Taffarello”.

Non è stato semplice organizzarsi con l’emergenza sanitaria, ma è il caso di dire, come recita il nostro slogan quest’anno, che “le strade difficili portano a belle destinazioni”.

Questa seconda parte della stagione ci porterà a interrogarci sulle emozioni e le motivazioni che muovono l’agire umano, c’è tanta carne al fuoco, tra prosa, musica e comicità, unita alla scuola di recitazione e ai nostri corsi che ci terranno compagnia anche per il 2022, tra cui il seminario “Autonomia creativa e ascolto” di Alberto Giusta del teatro Stabile, dal 18 al 20 febbraio.

Il nostro obiettivo è fare sì che gli spettatori possano tornare a casa con nuove domande, guardando il mondo da angolazioni diverse, senza mai stancarsi di emozionarsi ed essere curiosi».

IL CARTELLONE

Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 21 presso il casone dell’ex Muvita, in via Marconi 165, ad Arenzano.

Si parte l’8 gennaio con “Il cornuto immaginario” da Molière, produzione della Libera Compagnia Teatro Sacco, una farsa sottesa a una piccola tragedia umana, cioè la paura del tradimento sentimentale.

Ma dietro lo svolgimento di questa vicenda principale si nascondono almeno altri due temi: il gioco delle convenienze e delle apparenze e il concetto di realtà relativa.

Si va avanti il 15 gennaio con “L’intrusa” portato in scena dalla compagnia teatrale La Pozzanghera, storia di un’adolescente che si rifugia presso due amici dei genitori e si barrica in una stanza, come una sorta di ‘hikkikomori’.

I due chiameranno una specialista che convocherà anche i genitori della ragazza per un’insolita terapia comune:

uno spettacolo che vuole far riflettere, sia pur con leggerezza, sulle reazioni che l’isolamento sociale procura su ragazzi e adulti.

Il 22 gennaio arriva “Entertain… ment”, spettacolo di magia, cabaret e mentalismo di Carlo Cicala:

obiettivo dello spettacolo è dimostrare che non si invecchia con il passare del tempo, ma quando smettiamo di meravigliarci e ridere.

Il 29 gennaio Andrea Zanacchi porta in scena “Con il naso in su”:

dialogo tra un giovane e un barbone che gli parla delle speranze e delle delusioni di una generazione a cavallo tra il vecchio e il nuovo secolo.

In un momento storico in cui vige il disinteresse, e in cui “diverso” e “accoglienza” sono parole d’uso quotidiano, lo spettacolo invita a non perdere la propria umanità.

Si arriva al 5 febbraio con “Storie notturne per persone libere” di e con Simone Repetto, attore, autore comico e ideatore dell’omonimo podcast.

Un viaggio tra storie raccontate come una volta, con il gusto di stare insieme e condividere, un aspetto perso in quest’ultimo tempo.

Il 12 febbraio va in scena “Le ultime lune”, produzione della Libera Compagnia Teatro Sacco: un anziano ex professore universitario vive in solitudine la sua vecchiaia.

A fargli compagnia i suoi ricordi, la musica e un costante dialogo con il fantasma della moglie morta.

La vecchiaia, qui, viene vista non come una vergogna da cancellare ma come un privilegio, l’inizio di un nuovo cammino.

Il 19 febbraio arriva “Uomo Galileo”, finalista al concorso Attori Doc Premio Luigi Vannucchi 2017 e ispirato a “Vita di Galileo” di Brecht.

L’autore e interprete Marco Guerrini immagina di ripercorrere la drammatica notte di Galileo Galilei prima dell’abiura.

Uno spettacolo che vuole mettere in gioco le paure e i sogni di tutti, perché tutti nella vita, almeno una volta, hanno chinato la testa e abiurato.

Il 26 febbraio va in scena “La Liguria dei poeti tra cielo e mare” di Lazzaro Calcagno, produzione del Sipario Strappato e della Libera Compagnia Teatro Sacco:

un percorso che farà vivere le atmosfere narrate nei testi delle poesie e delle canzoni più celebri degli artisti liguri, tra parole degli attori in scena e musica di violino e percussioni.

Da Montale a Caproni, da Fossati a Tenco, per raccontare la bellezza e l’asprezza della nostra regione. Marzo sarà un mese particolare.

Sara Damonte spiega:

«È il mese della Giornata della Donna dunque andranno in scena solo spettacoli che raccontano la società dal punto di vista femminile».

Si apre il 5 con “Brava (per essere un pugile)” della stand up comedian, attrice, autrice e performer Laura Formenti, che ha partecipato a programmi come “Colorado”, “Italia’s got talent” e “Domenica 5”, e chiamata da Serena Dandini a far parte dello show “Vieni avanti cretina”: Formenti racconterà in chiave ironica la condizione della donna oggi.

Il 12 marzo arriva “Lilly e Felice” portato in scena dal Teatrino di Bisanzio.

È la vera storia di un amore proibito: quello tra due donne, Lilly e Felice, che si scoprono innamorate mentre divampa la Seconda Guerra Mondiale.

Tra l’altro, Lilly è una tedesca ariana decorata dal Reich e Felice fa parte di un gruppo di giovani ebrei clandestini che cercano di sopravvivere.

Il 19 marzo “Edith e le icone di Francia” di e con Sarah Biacchi è un viaggio che racconta la storia di Edith Piaf e alcuni dei suoi brani più celebri, sfiorando le vite e le canzoni di Dalida, Juliette Greco e attraversando brani immortali.

Il 2 aprile arriva “Le donne baciano meglio” di e con Barbara Moselli, produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse/Compagnia Nim.

L’evento scatenante del monologo comico è un coming out, per un testo autobiografico che con semplicità, ironia e senza vergogna racconta l’epifania dell’autrice-attrice: dopo anni di vita etero, Barbara deve affrontare la sua vera natura.

Il 9 aprile va in scena “Ciccioni con la gonna”, vincitore di Contrabbando 2019 e miglior spettacolo al Festival Inventaria dello stesso anno:

è una commedia nera e disturbante quella scritta da Nicky Silver nel 1989, oggi rappresentata a Broadway.

L’opera racconta in modo estremo e inconsueto la nascita e la distruzione della famiglia Hogan tra commedia nera, vaudeville, dramma giudiziario, farsa, teatro dell’assurdo, per scandagliare l’animo umano.

Il 23 aprile è la volta di “Partigiani non si nasce, si diventa”, racconto in musica scritto e interpretato da Vittorio Attanasio e Fabrizio Cosmi:

è la storia di Antonio, detto ‘Ntuono, che cresce in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Saranno le circostanze e forse la conoscenza di una persona che lo spingeranno, con naturalezza, a scegliere da che parte stare.

Il 30 aprile il Monica Rossi Project porta in scena lo spettacolo “Ritornerai”, progetto musicale che racconta il femminicidio.

Un viaggio tra i grandi cantautori della storia della musica italiana, un percorso tra le emozioni del primo incontro, l’amore che nasce per caso, la speranza di una stabilità, per scivolare poi nel profondo della paura, della brutalità e della violenza.

Il 7 maggio arriva Enzo Paci, reduce dal successo della serie tv Rai “Blanca”, con “I soliti mostri”, con testi di Paci e Monforte.

Chi sono i mostri? Sono tutti quelli che per vizi, debolezze, paure, hanno comportamenti ‘mostruosi’ se guardati con gli occhi impietosi di una sana educazione civica.

Uno spassoso viaggio con Passadore vestito da “Re delle fate” che condurrà, insieme alla fata “Frilli”, gli spettatori alla scoperta dei soliti mostri.

La stagione termina il 14 maggio con “Eva – Diario di una costola” di Rita Pelusio. Ispirato a “Diario di Eva” di Mark Twain, lo spettacolo racconta di una figura molto lontana dall’immagine della bella, bionda e ingenua alla quale l’iconografia classica della donna ci ha abituati.

Un fou irriverente che si trova alle prese, prima della storia, con la più grande scelta dell’umanità: accettare le regole o disubbidire.

Il costo degli spettacoli è di 12 euro intero e 10 ridotto.

Sono studiati abbonamenti interi e ridotti (under 30 e over 65) per pacchetti da 10 o da 5 spettacoli.

Green pass rafforzato necessario per accedere.

Info e prenotazioni: 3396539121

TORNA IL FESTIVAL “NENA TAFFARELLO”

Nei giorni 20, 21, 27 e 28 maggio – con ultimo spettacolo e premiazione il 4 giugno – torna per la terza edizione il festival “Nena Taffarello”, organizzato dal Sipario Strappato in collaborazione con Fita Liguria.

«Finalmente torniamo in presenza – dice Sara Damonte, direttore artistico del teatro Arenzanese -.

Avremo nuovamente l’onore di ospitare compagnie Fita presenti sul territorio regionale e come sempre si premierà il miglior spettacolo, poi migliori attore e attrice protagonisti, miglior regia e premio del pubblico».

La kermesse è dedicata a Nena Taffarello, attrice, tra i fondatori del teatro Il Sipario Strappato di Arenzano, nato con il proposito di creare uno spazio, tramite il teatro, in cui i giovani potessero trovare un riscatto.