Continuano i Mercoledì da Pozzo Garitta. Giardini di Albissola Marina in piazza Lam. 21 luglio ore 21:30 con “Le mani e le nubi teatro”.
Continuano i Mercoledì da Pozzo Garitta
Appuntamento mercoledì 21 luglio nel giardino di piazza Lam in Albissola Marina alle 21,30 una nuova esperienza teatrale.
Ospite la compagnia “Le mani e le nubi teatro”
L’associazione culturale Le mani e le nubi Teatro nasce dall’incontro tra Salvatore Coco, Alessandra Munerol, Sara Polo e Ivano Vigo rispettivamente musicisti e attrici professionisti che hanno deciso di condividere le loro esperienze artistiche dando vita a questa compagnia.
La compagnia si propone come obiettivo la sperimentazione dei più differenti linguaggi scenici, ognuno con le proprie caratteristiche, e ricercando, per ognuno, il processo artistico più adatto e più organico.
Alessandra Munerol attrice e scrittrice, comincia la sua esperienza teatrale con Pippo Del Bono e continua la sua formazione con diversi insegnanti.
Fonda poi nel 2017 la compagnia Le mani e Le nubi.
Sara Polo si forma alla Civica Accademia D’arte Drammatica Nico Pepe di Udine e continua il suo percorso attoriale collaborando con diverse compagnie.
Ivano Vigo e Salvatore Coco fanno parte di diversi gruppi musicali tra cui i My Gurus vincitori del “Beatles Summer Festival” al teatro Ariston di Sanremo per gli anni 2015/16.
Hanno all’attivo molte collaborazioni live e studio tra cui Marlene Kuntz, Baustelle, Zibba.
Il progetto
Nel Progetto qui presentato la compagnia ha deciso di ispirarsi al libro “Orfeo a pezzi” scritto da Fabio Biale.
La storia indaga i pochi attimi prima di un incidente di quattro musicisti che tornano da un concerto.
In questi momenti di tempo non tempo la loro vita e il significato che per loro ha la musica si intersecano per una riflessione profonda di ciò che è il mestiere dell’artista.
In questo viaggio verso l’ignoto ci sarà ancora spazio per la musica? e cos’è la musica per ognuno di loro?
Una riflessione sul ruolo dell’artista che ancora di più in questi tempi di pandemia si è imposta come un interrogativo cogente.
Trama
4 musicisti. Un’automobile. Il ritorno a casa dopo un concerto. E un momento di stanchezza e distrazione.
In quegli attimi che precedono una possibile tragedia ognuno ha la possibilità di riordinare la propria vita.
Pochi secondi per definire ciò che è veramente importante per ognuno di loro.
L’eros, l’amore figliale, quello genitoriale. L’amore per se stessi e quello per la musica.
Come tante facce di Orfeo , figura simbolo dell’artista, i quattro musicisti scendono nel loro inferno personale per riportare a galla ciò che conta di più nella loro esistenza, ciò che li rende vivi.
Attraverso un linguaggio fatto di musica, parola, e sequenze fisiche si compie un sacrificio di amore..amore per la musica…
“Così ho fatto per tutta la vita: ho preso le vostre parole di scarto e le vostre sconfitte quotidiane e le ho rese note, versi, amore”.
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