Sono circa 110 i contributi attribuiti da Società autostrade per l’Italia nella prima giornata a commercianti, professionisti e artigiani della zona arancione istituita a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova. Lo ha comunicato oggi pomeriggio Aspi.
Stamane si era registrata una coda davanti alle scuole Caffaro di Certosa, dove i titolari delle attività erano stati convocati per compilare un modulo.
“Gli incontri – hanno dichiarato i responsabili di Autostrade in una nota stampa – proseguiranno anche in serata, oltre che nelle giornate di domani e mercoledì.
La nostra attività ha l’obiettivo di assistere commercianti e artigiani della zona arancione che stanno riscontrando difficoltà in seguito al crollo del Ponte Morandi e della conseguente chiusura della viabilità della valle.
Copre il mancato guadagno fino al 15 febbraio del prossimo anno, anticipando così le esigenze dei titolari delle imprese coinvolte”.
“Nel corso dei nostri colloqui – ha aggiunto Massimo Iossa, responsabile della definizione degli importi per gli artigiani e commercianti –alcuni commercianti ci hanno riferito che l’andamento della propria attività è migliorato rispetto a due mesi fa grazie alla riapertura di alcune vie cittadine.
Ma, in ogni caso, abbiamo preferito mantenere un livello di contributo identico a quello delle prime settimane subito dopo il crollo.
Continueremo a lavorare anche nei prossimi giorni, stando al fianco di tutti gli imprenditori che vivono una situazione difficile, tenendo nel massimo conto anche tipologie di business che sono particolarmente influenzate dal periodo natalizio”.
Secondo Aspi, il contributo viene calcolato caso per caso, in modo da compensare la perdita di guadagno dovuta al calo di fatturato.
“Autostrade – hanno sottolineato i responsabili della società – sta sostenendo anche le attività commerciali che erano state avviate da meno di un anno o che avrebbero dovuto aprire a breve, ma hanno dovuto rimandare l’inizio delle attività”.