Oleksiy Arestovych: Abbiamo già vinto dal punto di vista strategico. Dal punto di vista operativo, dobbiamo ancora combattere. Abbiamo bisogno di armi
Ieri sera, mercoledì 20 aprile 2022, sul canale Mediaset Rete 4 in prima serata, è andato in onda il talk show Controcorrente, condotto da Veronica Gentili, a cura della redazione del Tg4, che si occupa di politica e dei principali casi di cronaca e attualità.
La conduttrice Veronica Gentili ha dato voce, in esclusiva, a Oleksiy Arestovych, consigliere capo del leader ucraino Zelesky.
C’è stato un dialogo fra i due con la conduttrice che ha fatto domande precise in merito ai fatti accaduti e agli sviluppi della guerra in Ucraina.
In particolare alla domanda “Sono stati gli ucraini ad affondare l’incrociatore russo Moskva?”, Arestovych risponde sorridendo: “Si, siamo stati noi”. La Gentili prosegue con le domande: “Siete soddisfatti? Parte da qui la fragilità dell’esercito russo?” Con il consigliere che risponde: “E’ un incrociatore molto importante. Il precedente era affondato nel 1905 durante la guerra con il Giappone, era la nave più grande… più della divisione dei carri armati. Quindi affondare questo incrociatore, ha cambiato il rapporto delle forze nel Mar Nero.”
Sono stati gli ucraini ad affondare l’incrociatore russo Moskva?
Parla il consigliere capo di Zelensky a #Controcorrente: “Sì, siamo stati noi” pic.twitter.com/RLCF91IVh0
— Controcorrente (@Controcorrentv) April 20, 2022
Poi il consigliere capo di Zelensky precisa: “Dal punto di vista strategico l’Ucraina ha già vinto”.
Veronica Gentili a Controcorrente gli chiede: “Lei è convinto, visto che qualche settimana fa lei mi disse che avreste vinto, oggi, in vista della battaglia che state per combattere in Donbass, è convinto che potrete vincere anche lì e rimandarli indietro?” Arestovych risponde: “Noi abbiamo già vinto dal punto di vista strategico. Dal punto di vista operativo, dobbiamo ancora combattere. Dobbiamo respingerli nel Donbass e poi probabilmente prenderanno la difesa, perché hanno le ultime riserve che gli permettono di fare le battaglie su larga scala. Hanno 100 mila persone, ma non riescono a difendere 700 chilometri. Questa battaglia sarà veramente difficile. Se noi riceveremo le armi dall’occidente, li scacceremo sicuramente dal nostro territorio”.
“Siamo grati alla comunità internazionale e in particolare all’Italia che ci ha fornito le armi, prosegue Arestovych. Non è sufficiente, però, tutto quello che abbiamo ricevuto. Non arrivano le armi nei tempi che vorremmo. Però siamo molto grati che la quantità aumenti ogni giorno. Noi aspettiamo ancora i carri armati, aspettiamo se ci danno i mezzi corazzati. A questo punto noi, il problema con la Russia riusciremo a risolvere la situazione. Anche per dieci anni per il futuro, la Russia con le sanzioni che ha, non potrà minacciare il mondo e dovrà cambiare la loro politica e questo garantirà la sicurezza in Europa.”