Albenga. Tre arresti e mezzo di droga sequestrata, rafforzato il controllo del territorio in Riviera da parte dei Carabinieri della compagnia che hanno riguardato anche strutture abbandonate e domicili di pregiudicati.
Sono state dieci le pattuglie impiegate dall’Arma con il supporto di militari del 2° Battaglione Carabinieri “Liguria” di stanza a Genova che hanno concentrato i controlli tra Albenga a Finale Ligure.
A Borghetto Santo Spirito è stato arrestato un 51enne marocchino su cui pendeva un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena della reclusione in carcere per un furto commesso nella cittadina e per il quale era stato condannato ad un anno. Uno spacciatore 26enne marocchino è stato arrestato.
Era colpito da un’ordinanza di carcerazione in sostituzione della misura dell’affidamento in prova ai servizi emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Genova. Il giovane era stato fermato due giorni prima ad un posto di blocco dei carabinieri, in compagnia di un connazionale. Addosso aveva oltre 20 grammi di cocaina per il quale era stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Il connazionale in quel frangente veniva invece segnalato alla Prefettura per il possesso di alcun grammi di hashish ritenuti “ad uso personale”.
Un marocchino di 38 anni è stato invece arrestato perché ha violato la misura cautelare dell’obbligo della presentazione quotidiana ai carabinieri di Ceriale, provvedimento questo disposto dalla Procura di Savona.
Il Comando Carabinieri cerialese ha inoltre provveduto, in collaborazione con personale della Polizia Locale di Ceriale ad avviare in questi giorni avviato un mirato controllo nei pressi della località panoramica.
Proprio in quella zona, due muratori, un italiano 40 enne e un albanese 35enne, entrambi residenti in Valbormida, sono stati dapprima fermati ad un controllo stradale dagli Agenti della Polizia Municipale.
Gli agenti, visto l’atteggiamento eccessivamente nervoso degli occupanti del veicolo, a cui venivano fatte domande inerenti la loro presenza in loco nel contesto delle stringenti norme vigenti di emergenza sanitaria connesse al virus, e notato un telefono cellulare sporco di polvere bianca riposto nel sedile posteriore del veicolo occupato dai due valbormidesi, richiedevano l’intervento dei carabinieri per un controllo più approfondito. Scoperti e sequestrati due involucri con circa 10 grammi di cocaina, oltre ad un cutter di grosse dimensioni probabilmente utilizzato per il taglio in ulteriori dosi, ed un secondo telefono cellulare (poi analizzato) utilizzato per i contatti con i “clienti” della droga.
I carabinieri hanno poi esteso la perquisizione alle abitazioni dei due muratori, una a Cairo Montenotte e l’altra ad Altare. In una di queste, sono stati recuperati e sequestrati semi di canapa indiana e materiale per il confezionamento dello stupefacente e per il taglio della cocaina.
I due operai dovranno rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio.