Per tre giorni, a Genova, ha convissuto con il cadavere di un amico con cui condivideva la casa senza accorgersi che era morto.
Un sessantenne se ne è accorto nel momento in cui ha aperto la porta della camera e ha scoperto che l’amico era deceduto. Ha così telefonato al 118 e il medico ha stabilito che la morte risalirebbe a tre giorni fa.
E’ quanto è successo in un alloggio popolare pieno di spazzatura ed infestato da insetti dove i due uomini, come poi ricostruito dalla polizia, vivevano da anni, ma senza condividere molto.
Com’è prassi il 118 ha segnalato i fatti alla polizia.
La prima prima ipotesi al vaglio degli investigatori era quella che l’uomo potesse essere stato ucciso ma le indagini della squadra mobile e i rilievi della scientifica hanno escluso questa possibilità appurando come l’uomo fosse morto per cause naturali.
La vittim era, infatti, malata da anni e sul corpo non presentava ferite compatibili con un’aggressione o cadute.
La polizia ha inviato una relazione all’ Asl3 in modo che il sessantenne, apparso molto confuso e rimasto solo nella casa in condizioni igieniche molto fatiscenti, possa essere seguito dagli assistenti sociali.