Il Genoa gioca meglio nella prima parte. La Fiorentina cambia marcia dopo l’intervallo e, in avvio di ripresa, segna tre gol in 10’ spalancandosi le porte della finale di Primavera Timvision Cup, reggendo poi al ritorno furente dei grifoncini che hanno la forza di riportarsi in partita, sfiorando il clamoroso pareggio per due volte. Finirà 3-2. Davanti a una folta delegazione di dirigenti rossoblù (Ottolini e Klos, Sbravati e Taldo), capitan Calvani e compagni sfoderano una prestazione importante nei primi 45’, con il difetto di non cavare un ragno dal buco e capitalizzare la mole di gioco.
Ordinati dietro, reattivi a centrocampo, pungenti in attacco. Sono nostre le migliori occasioni nel primo tempo, iniziato con una pressione alta che mette in difficoltà i viola. Accornero su assist di Ambrosini, poi Gagliardi di testa sugli sviluppi di un angolo, Lipani dalla distanza e, nel finale, De Benedetti con un scavetto disinnescato da Martinelli. Le opportunità non vanno in porto. Sattanino corre pochi rischi, spegnendo tra le braccia un paio di tentativi avversari, più velleitari che pericolosi, di Di Stefano e Amatucci.
In apertura di st i grifoncini pagano un black-out che costa caro. I gigliati realizzano con Amatucci, Kayode e Kraster. L’ingresso di Papadopoulos regala vivacità e guizzi. I primi due non vanno a segno. Al terzo il greco, dopo un’azione sull’asse Accornero-Ambrosini, centra il bersaglio (23’st). Bornosuzov e De Benedetti potrebbero riaprirla: la reazione c’è tutta. Ci riesce, a nove dalla fine, lo stesso Bornosuzov con una incornata precisa. De Benedetti prima, quindi ancora Bornosuzov (paratona di Martinelli) vanno vicinissimi al clamoroso pareggio. Rimane la soddisfazione per il percorso compiuto. L’obbiettivo si sposta sul campionato per la corsa promozione.