Albenga. Pensavano di agire indisturbati i due giovani pusher marocchini di 26 e 27 anni, arrestati dai Carabinieri della compagnia di Albenga.
I due passeggiavano per le vie deserte del centro storico di Albenga, sono saliti a bordo della loro autovettura nella zona di viale Pontelungo per poi recarsi nella loro abitazione cerialese, adibita anche a laboratorio per la preparazione delle dosi di cocaina per i propri clienti.
Alcuni militari in borghese (che già sorvegliavano le vie, per un controllo discreto di alcune zone di Albenga, teatro di accese liti tra nordafricani che avevano destato qualche preoccupazione tra i residenti) li stavano pedinando perché sospettati di essere coinvolti in un giro di droga.
Il pedinamento è stato fruttuoso poiché non solo ha consentito di “mettere a fuoco” le dinamiche criminali dei due soci in affari ma anche di identificare alcuni loro clienti italiani (che saranno tutti puntualmente segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti), che si sono recati presso la dimora dei pusher per comparare le loro dosi.
Localizzato il covo nel tratto cerialese della Statale Aurelia, i carabinieri hanno così proceduto alla perquisizione dei presenti, dell’intero appartamento e del veicolo utilizzato dai pusher: 22 le dosi di cocaina recuperate, 15 grammi di stupefacente già tagliato, la sostanza da taglio, materiale per il confezionamento ed alcuni blister per la consegna più rapida e per garantire dosi omogenee. Di circa 4.000 euro è l’ammontare del bottino sequestrato nella casa dei pusher dai carabinieri.
Il denaro, considerato dai militari frutto dei guadagni derivanti dalla droga (i due marocchini non lavorano), danno l’idea del lucroso giro d’affari che gestivano entrambi. Al termine di rapide indagini che tuttavia si sono protratte nel cuore della notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile in collaborazione con personale dei comandi stazione di Ceriale e Loano, hanno arrestato i due individui che risponderanno questa mattina delle accuse di “concorso in spaccio di stupefacenti”.
L’udienza di convalida degli arresti si terrà direttamente presso la caserma dei Carabinieri di Albenga, dove è stata già allestita la sala per i riti direttissimi in video-conferenza, secondo le modalità recentemente introdotte dalla Procura di Savona come misura di contenimento del contagio del Covid-19.
Sia gli arrestati che i clienti sono stati ovviamente sanzionati per la violazione delle misure d’urgenza connesse alla limitazione della circolazione di persone senza giustificato motivo.