Controlli sul coronavirus con momentaneo isolamento per una nave con 50 marittimi a bordo attraccata alle riparazioni marittime di Genova, la Gnv Rhapsody.
Lo ha riferito stamane l’agenzia Ansa.
Da quanto appreso dai responsabili della Capitaneria di Porto di Genova, l’Usmaf ha comunicato che un passeggero sbarcato a La Goulette in Tunisia il 27 febbraio scorso è risultato positivo al Covid-19.
Pertanto, sono state disposte misure preventive in attesa che finisca la necessaria routine delle verifiche sanitarie.
Gnv Rhapsody: 28 febbraio sbarcati 283, ma nessun contatto con positivo a coronavirus
In merito alla segnalazione da parte degli Uffici di Sanità Marittima sulla situazione a bordo della Gnv Rhapsody in isolamento al porto di Genova, i vertici della compagnia di navigazione stamane hanno poi precisato che la persona risultata positiva al test da coronavirus ha effettuato l’esame solo alcuni giorni dopo l’arrivo in Tunisia.
“La nave – hanno spiegato – che come pianificato da tempo è attualmente in sosta per lavori di manutenzione, non è in quarantena, in quanto non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo.
Tuttavia al fine di garantire l’isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l’accesso a terzi.
Non risultano al momento segnalazioni di alcun tipo da parte dell’equipaggio e c’è un costante monitoraggio in collaborazione con le autorità preposte.
Abbiamo da tempo costituito un apposito comitato interno di coordinamento per garantire la più efficace e tempestiva implementazione delle misure di prevenzione disposte e raccomandate dalle autorità competenti.
In generale, a tutela della salute dei propri passeggeri, Gnv ha da tempo attivato una serie di misure che comprendono un rafforzamento delle attività già previste di sanificazione e igienizzazione delle proprie navi, la diffusione a bordo delle informazioni previste dalle autorità sanitarie in materia di prevenzione e l’introduzione di uno screening prima della partenza delle condizioni di temperatura dei passeggeri, anche nei casi in cui questo non sia previsto dalle singole autorità portuali”.