Cdm approva decreto per aiuti all’economia nelle zone colpite. Allarme Oms e Onu
“Sono 822 i contagiati in Italia per il Coronavirus. Il numero tiene conto anche delle 21 vittime, 4 in più di giovedì, e dei pazienti guariti”. A dirlo il commissario straordinario per l’emergenza Borrelli. (Secondo la Johns Hopkins CSSE i contagiati sono 889).
“I deceduti sono ultraottantenni e un ultrasettantenne, aggiunge Borrelli. Vorrei precisare che non sono decedute per il coronavirus, o meglio, non sappiamo ancora se sono deceduti in conseguenza del coronavirus. Questo è un lavoro che farà l’Istituto Superiore di Sanità. Quando avrà i dati ci certificherà anche il numero dei deceduti in conseguenza del coronavirus”, lo ha detto Borrelli, durante il punto stampa nella sede della Protezione Civile.
“Il dato importante – ha aggiunto – è che la metà dei contagiati (412) sono persone che sono asintomatiche, o con sintomi lievissimi e che quindi non hanno bisogno di ospedalizzazione. Sono in isolamento domiciliare fiduciario.
“I guariti da coronavirus ad oggi sono 46“, ha poi aggiunto durante il punto stampa nella sede della Protezione Civile.
Il Consiglio dei ministri ha approvato in serata il decreto con gli aiuti all’economia nelle zone colpite dal coronavirus. ‘I territori interessati ora possono ripartire e anche l’Italia’, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro. Nel testo anche la norma del ministero dell’Istruzione che deroga al limite di 200 giorni minimi per considerare valido l’anno scolastico. In un decreto del presidente del Consiglio anche la divisione in tre colori delle zone del contagio, graduando così le misure da attuare nei diversi casi.
Secondo la Johns Hopkins CSSE i contagiati a livello mondiale sono 85.406, mentre i morti 2.924 e le persone guarite 39.597.
Nel mentre gli Stati Uniti hanno elevato l’allerta nei confronti dell’Italia al livello 3, con la quale si raccomanda ai cittadini americani di riconsiderare tutti i viaggi verso il nostro Paese a causa dell’emergenza coronavirus, evitando quelli che non sono necessari. Al livello 3 ci sono già la Cina e la Corea del Sud.
La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia: “Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. Noi abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”.
Mentre il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sul coronavirus, ha detto: “Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo. La mia preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa”.