Mentre l’Ordine dei Medici di Genova chiede il tampone per tutti gli operatori sanitari, i medici e le forze dell’ordine asintomatici, il SIAP, sindacato di polizia, chiede chiarezza a questori e dirigenti della polizia di Genova e Liguria sul rispetto delle procedure per i tamponi ai poliziotti sintomatici al COVID-19.
“In questo momento drammatico per tutta la nostra Regione che sta combattendo contro l’avanzata del contagio da Covid-19 – si legge in una nota – il fenomenale impegno messo in campo da tutti gli operatori sanitari, medici e volontari che operano a contatto diretto con gli infetti dentro gli ospedali è supportato all’esterno dalle forze dell’ordine che si trovano in prima linea per fare rispettare le regole a quei cittadini che incredibilmente non si rendono ancora conto della gravità della situazione.
In prima linea esposti ad un rischio subdolo, invisibile e terribilmente aggressivo.
La scarsità dei DPI impone un rigoroso utilizzo del personale che deve lavorare in sicurezza ma nello stesso tempo deve anche essere monitorato sotto il profilo diagnostico.
In queste ore assistiamo a dibattiti sempre più accesi tra chi sostiene o meno l’opportunità di “tamponare” il più possibile la popolazione asintomatica oppure “almeno” tutti gli operatori sanitari e le forze dell’ordine. Per ultimo anche l’Ordine dei Medici.
Proposte che ovviamente chi rappresenta sindacalmente ed in qualità di RLS le donne e gli uomini della Polizia di Stato ovviamente non può far altro che approvare.
Nel frattempo il SIAP In attesa dell’introduzione di nuovi protocolli sanitari che introducano nuovi criteri per l’effettuazione del tampone per accertamento positività a Covid-19, ha comunque preso una posizione formale nei confronti di tutti i Datori di Lavoro della Polizia di Stato di Genova ed a brevissimo anche sul territorio ligure per chiedere al Questore e a tutte le Specialità e Specializzazioni.
In sintesi abbiamo chiesto di essere informati urgentemente sulle procedure che in questo momento vengono indicate dai Medici Competenti nel caso di dipendenti che evidenziano sintomi sui quali non si ha la certezza di un contatto diretto con una persona che ha avuto riscontri di tampone positivo (caso in cui dovrebbe scattare la quarantena anche per gli asintomatici).
Inoltre attendiamo indicazioni da Questore e Dirigenti in merito alle procedure seguite nel caso in cui i dipendenti sintomatici vengono posti in “quarantena”, dopo casi di contatto diretto valutati dal Medico Competente, il quale dovrebbe prescrivere con rapidità, l’effettuazione di tamponi per garantire il più possibile il personale da eventuale contagio.
Infine abbiamo chiesto di essere informati ogni qualvolta si dovesse prefigurare l’esigenza di mettere in quarantena domiciliare dipendenti che avessero avuto contatti con il dipendente sintomatico.
C’è bisogno di chiarezza e trasparenza nei protocolli sanitari in una situazione di rischio che ha travolto quelle procedure di valutazione che già in condizioni ordinarietà istituzionale non risultavano adeguate, figuriamoci durante una pandemia mai vista nell’era moderna.
Pertanto in attesa che qualcuno decida giustamente sui tamponi agli operatori sanitari ai medici e alle forze dell’ordine asintomatici pretendiamo certezze sulle procedure in vigore previste dal Istituto Nazionale di Sanità per i poliziotti sintomatici al Covid-19.”