“Oggi il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana ha deciso di autorità di revocare il consiglio regionale di martedì prossimo e le commissioni senza neppure coinvolgere i capigruppo. Alla nostra richiesta di convocare l’Ufficio di Presidenza integrato (capigruppo più presidenti di commissione) per decidere in merito e per fare la programmazione dei lavori, ovviamente tenendo conto delle norme di profilassi pubblica, ha negato la convocazione dell’Upi dicendo che forse sarà convocato nei prossimi giorni, facendo cadere anche la disponibilità manifestata in tal senso dal presidente della giunta Giovanni Toti a rendere un’informativa sui recenti provvedimenti in quella sede formale”.
Lo hanno dichiarato oggi i capigruppo regionali Giovanni Lunardon (Pd) e Gianni Pastorino (Linea condivisa).
Consiglio regionale revocato, Piana: atto di responsabilità di fronte a emergenza
“Crediamo – hanno aggiunto gli esponenti del centrosinistra – che questo comportamento sia sinceramente fuori luogo e inutilmente provocatorio.
La sicurezza viene certo prima di tutto, magari soprattutto quella dei cittadini e non di trenta consiglieri regionali, ma in questo momento c’è bisogno di trasparenza, di condivisione e di responsabilità.
Quest’ultima ha come presupposto le prime due. Altrimenti l’idea che si trasmette è che non si vuole informare, non si vuole discutere, non si vuole condividere.
Un atteggiamento miope che invece di contribuire ad una ordinata gestione dell’emergenza crea solo allarme e confusione e dà l’impressione che chi dovrebbe pensare ad assicurare il bene comune prima di tutto pensi al bene proprio e che alla chiarezza si preferisce l’opacità.
Non possiamo tramettere il concetto che nell’emergenza la politica e le istituzioni chiudono. Sarebbe una resa.
Utilizziamo, se si ritiene, anche gli accorgimenti del lavoro agile ma non scappiamo dalle responsabilità proprio quando siano chiamati ad assumerle”.