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Corporazione, toghe Csm contro politici e giornalisti: pm e gip non si toccano

Governatore ligure Giovanni Toti (foto d'archivio)

Caso Toti, l’attacco dei magistrati ai politici al governo ora coinvolge anche la libertà di stampa e critica.

Oggi i consiglieri del Csm di Area e quelli di Unicost, rispettivamente corrente progressista e moderata dei magistrati, hanno chiesto che il Consiglio superiore della magistratura apra una pratica a tutela dei magistrati Paola Faggioni, Federico Manotti, Luca Monteverde, Nicola Piacente e Ranieri Miniati, titolari come gip e pm della maxi inchiesta che martedì 7 maggio ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale.

La richiesta e’ stata sottoscritta anche da altri due componenti del Csm, Roberto Fontana, indipendente, e Domenica Miele, rappresentante di Magistratura Democratica.

“La richiesta – hanno riferito i consiglieri togati del Csm – e’ motivata con la critica non ai provvedimenti, ma alla strumentalita’ politica dell’azione della magistratura genovese, venuta da alcuni rappresentanti di alte istituzioni (tra gli altri i ministri della Difesa Guido Crosetto e della Protezione civile Nello Musumeci, ma anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni), che hanno generato un clima in cui alcuni giornali si sono inseriti con articoli offensivi per i singoli colleghi e per l’esercizio della giurisdizione”.

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