Genova, 1 settembre. Un “invito a dedurre” è stato notificato dalla Corte dei Conti della Liguria al Consiglio di amministrazione dell’ospedale Galliera di Genova.
Tra i nomi che fanno parte del Cda finito sotto inchiesta c’è anche l’ex presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, ora sostituito dal nuovo arcivescovo di Genova Marco Tasco.
Lo ha riferito oggi l’agenzia Ansa, citando un articolo dell’edizione genovese di Repubblica.
L’indagine della Corte dei Conti, affidata alla GdF, riguarda l’acquisto del Bar Bruna per realizzare il nuovo ospedale.
Secondo la giustizia contabile, il prezzo pagato, oltre 350 mila euro, sarebbe fuori mercato e potrebbe costituire un danno erariale.
I vertici dell’ospedale sostengono che l’operazione è stata compiuta con fondi privati dell’ente ecclesiastico.
Il bar si trova davanti a quello che dovrebbe diventare il punto di ingresso del nuovo ospedale in via Aurelio Saffi.
Il bar è stato pagato, secondo quanto riportato, circa 185mila euro e il resto dei soldi sarebbero andati al titolare come buona uscita.
Nel progetto per il nuovo ospedale il bar sarà demolito. Attualmente il bar è aperto, affidato in comodato d’uso agli ex proprietari.
Sarebbero 14, oltre al cardinale Bagnasco, i componenti del Cda gli “invitati a dedurre. Tra di loro risulterebbero, tra gli altri, Giuseppe Zampini, presidente di Ansaldo Energia e vice presidente del Cda, Luca Beltrametti, professore di Economia all’università di Genova, il direttore generale del Galliera Adriano Lagostena, il direttore sanitario Giuliano Lo Pinto, l’ingegnere Ugo Salerno, amministratore delegato di Rina.
L’indagine era partita da un esposto dell’ex consigliera regionale del M5S e attuale capogruppo de IlBuonsenso Alice Salvatore.
I responsabili della direzione dell’ospedale Galliera hanno confermato “la correttezza del proprio operato”.
“L’invito a dedurre – hanno spiegato – per presunto danno erariale, relativamente all’acquisto del bar è stato notificato dalla Procura della Corte dei Conti ai primi di maggio del 2019 e i soggetti coinvolti hanno prodotto le relative memorie difensive.
In seguito, la procura della Corte dei Conti ha ritenuto di procedere con l’atto di citazione nei confronti delle persone sotto indagine.
A causa dell’emergenza Covid-19, l’udienza fissata dalla Corte dei Conti per il 7 maggio 2020, è slittata al 7 novembre 2020”.