I giudici della Corte dei Conti Liguria hanno condannato a un risarcimento di oltre 9 mila euro di cui circa 7 mila per danno di immagine e 2 mila per quello patrimoniale, un ex dipendente del Comune di Alassio, accusato di assenteismo.
I fatti risalgono al 2018, quando l’uomo, operaio del comune era stato posto ai domiciliari in quanto accusato di truffa aggravata.
Le indagini dei carabinieri avevano evidenziato come l’uomo, per una ventina di giorni, timbrava il cartellino per poi andare al supermercato o al bar e ripresentarsi solo a fine turno per timbrare l’uscita.
Secondo i giudici della Corte dei Conti “l’azione erariale deve ritenersi fondata alla luce dell’ampio materiale probatorio fornito, compresi i rilievi fotografici, che comprovano che l’operaio si è assentato dal servizio per l’intera giornata, rimanendo sul luogo di lavoro solo il tempo strettamente sufficiente per timbrare il cartellino all’inizio e al termine del servizio, violando così consapevolmente l’obbligo di servizio”.