Proseguono le indagini per individuare gli autori degli atti vandalici
Sabato 3 febbraio scorso, durante le fasi di afflusso dei manifestanti alla manifestazione antifascista, agenti della Digos impegnati in servizi di monitoraggio ed osservazione di gruppi, eventualmente intenzionati ad arrecare disordini, ha controllato 5 persone, quattro delle quali sconosciute che però si accompagnavano ad un soggetto noto per la sua militanza negli ambienti anarchici.
L’equipaggio intervenuto, infatti, insospettitosi per l’atteggiamento dei cinque e per gli zaini che portavano al seguito, ha deciso di approfondire il controllo, che ha dato esito positivo.
All’interno degli zaini, infatti, sono stati rinvenuti una mazzetta da muratore, fuochi d’artificio, un coltello e vari capi di abbigliamento neri.
I cinque sono stati accompagnati in Questura per essere identificati.
I quattro soggetti sconosciuti erano tutti di fuori Genova e precisamente di Cagliari Trento e Trieste e per tutti, incluso il soggetto di Genova, sono emersi precedenti specifici per reati contro l’ordine pubblico.
Due di questi sono stati denunciati per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e per il possesso di fuochi di non libera vendita.
In dettaglio sono stati sequestrati: 1 mazzetta da muratore in metallo da 1 kg, due bastoni di legno con bandiere nere attaccate, un fumogeno da segnalazione, 7 fuochi di artificio non di libera vendita, 1 coltello lungo 20), una cintura.
Oltre a questo materiale, sono stati sequestrati numerosi capi di abbigliamento neri, guanti in gomma, caschi e felpe nere).
Sono in corso ulteriori accertamenti volti all’identificazione degli autori di atti di vandalismo commessi durante la manifestazione.