“Siamo più di mille, così tanti che dal presidio in piazza De Ferrari le persone hanno chiesto di venire fino alla porta di Palazzo Tursi per urlare al sindaco Bucci di respingere il Decreto Sicurezza”.
Lo hanno dichiarato i responsabili di “Genova che osa” gruppo di giovani di sinistra che oggi ha organizzato il corteo di protesta contro il Decreto Salvini, convertito in legge dal Parlamento, e contro il sindaco Marco Bucci che si è schierato con il ministro dell’Interno.
Alla manifestazione hanno partecipato esponenti del Pd, Sinistra Italiana, Radicali, Rete a Sinistra/Liberamente Liguria, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Giovani democratici, coop Il Cesto e di altre associazioni di area di sinistra.
Quando il corteo si è diretto verso la sede del Comune si sono registrati alcuni attimi di tensione nel momento in cui sono state sventolate le bandiere del Pd. Alcuni giovani dell’area antagonista hanno protestato, facendole abbassare.
Durante gli interventi è stata sottolineata la necessità di non interrompere i percorsi di integrazione di tanti migranti che, secondo gli organizzatori, la nuova legge metterebbe in discussione.
Davanti a Palazzo Tursi, una trentina di manifestanti si sono seduti a terra per protestare anche contro le multe ai senzatetto che rovistano nei cassonetti dei rifiuti sporcando il suolo pubblico e le nostre strade.