“I manifestanti che ieri hanno partecipato al corteo da piazza Alimonda a piazza De Ferrari per ricordare il ventennale del G8 hanno mostrato anche uno striscione con la scritta ‘No foibe No party’.
E’ una vergogna.
Genova fu devastata e messa a ferro e fuoco da centinaia, se non migliaia, di ‘black bloc’ e manifestanti violenti.
Non si può, dopo tutti questi anni e le inchieste giudiziarie che non hanno fatto piena luce sui devastatori e violenti, inneggiare ancora alla violenza.
Fermo restando la libertà di manifestare, i tragici fatti dell’Olocausto italiano e della pulizia etnica messa in atto dai partigiani titini, che videro vittime migliaia di nostri connazionali soltanto perché italiani, non possono essere evocati in una città che ha sempre dimostrato di difendere la democrazia.
Occorre rispetto per i Martiri delle foibe”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale e commissario provinciale di Genova della Lega Alessio Piana.
G8 vent’anni dopo, son sempre gli stessi: no foibe no party. Corteo a Genova