Per adattare all’inverno i dehors temporanei che da quest’estate riempiono piazze e vie di Genova, sarà necessario compilare un’autocertificazione dopo aver seguito le semplici indicazioni contenute nel vademecum comunale.
Per aiutare i pubblici esercizi a non dover rinunciare agli spazi per i clienti e ad essere in regola con le norme sul distanziamento, il Comune di Genova ha stabilito che bar e ristoranti potranno chiedere di dotare lo spazio esterno dell’attività di somministrazione o ristorazione con una protezione temporanea per il freddo, con paratie e coperture.
“In un momento storico così delicato come l’attuale, diventa per noi sempre più fondamentale stare accanto alle imprese, far sentire loro la nostra vicinanza con fatti e processi concreti – dichiara l’assessore a commercio e artigianato del Comune di Genova Paola Bordilli –. Genova, città pioniera dei dehors post covid, continua a sostenere il comparto del food, ne riconosce l’alto valore e lo ringrazia per il rispetto delle regole che costantemente attua”.
Dallo scorso marzo, con diversi provvedimenti, la giunta comunale aveva stabilito l’esenzione dal pagamento di ogni onere connesso alle nuove occupazioni di spazi ed aree pubbliche o agli ampliamenti di quelle già in essere al fine di compensare il minor uso delle superfici di esercizio connesso agli obblighi di distanziamento interpersonale imposto dall’emergenza sanitaria, per il periodo dell’anno 2020 e fino al 30 giugno 2021.
Sono oltre mille le domande durante l’emergenza per nuovi dehors o ampliamenti di quelli preesistenti, segno che la misura ha trovato il favore degli operatori economici.
Adesso, per adattare i nuovi dehors all’inverno, è sufficiente compilare e inviare un’autodichiarazione, rispettando pertanto tutti i requisiti indicati nelle linee guida. Non sono necessarie altre comunicazioni.
Ecco il link alla autodichiarazione: QUI
La protezione temporanea avrà, tra le altre, le seguenti caratteristiche:
a) paraventi laterali: modulari, amovibili, autoportanti, saldamente posizionati e nel contempo facilmente removibili (anche su ruote), trasparenti (in plexiglass o vetro) nella parte superiore, consentiti anche con fioriera integrata;
b) coperture: di tipo amovibile e colore neutro senza utilizzo di soluzioni di copertura in vetro, policarbonato, plexiglass; eventuali sostegni verticali devono essere il più sottili possibile costituiti da profilato metallico e ben distanziati con regolarità.
c) eventuali elementi riscaldanti: omologati a norma di legge.
In una situazione che vede la riduzione temporale dell’orario di esercizio per alcuni locali è davvero ossigeno per tali aziende.
Un po’ di malumore, invece, lo abbiamo riscontrato in chi il dehors lo aveva già: per loro nulla è cambiato, gli oneri sono gli stessi a meno che non decidano di ampliarlo, ma in quel caso subentrerebbe un altro costo, quello dei lavori di ampliamento.