“Regione Liguria non ha previsto alcuna misura per le migliaia di persone guarite dalla Covid-19 ma non riconosciute come tali a causa del ritardo nei tamponi da parte dell’Asl”.
Lo ha dichiarato oggi Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa, in seguito alla risposta ricevuta dalla giunta regionale alla sua interrogazione.
“I cosiddetti ‘guariti fantasma’ – ha aggiunto Candia – sono tutte quelle persone che hanno fatto il Covid in casa, in attesa di un tampone dell’Asl che non è mai arrivato.
Persone che hanno sopportato la difficoltà di comunicare con la sanità ligure.
Molte di queste persone ora hanno fatto o stanno per fare la terza dose di vaccino, pur essendo appena guariti dal coronavirus. Si trovano in questa situazione non per colpa loro, ma perché la malattia non è stata riconosciuta per tempo.
Molte persone in Liguria, durante l’ondata epidemica delle vacanze di Natale, hanno infatti scoperto di essere positivi al coronavirus con un autotest o perché sintomatici in casa: i medici e l’Asl hanno ordinato di restare isolati e non andare a fare un test antigenico in farmacia (che avrebbe avviato la pratica per la malattia) ma di aspettare in casa un tampone molecolare dell’Asl, che però non è mai arrivato o è arrivato così in ritardo che ormai i malati erano tornati negativi.
Di fronte a questa situazione, causata dall’inefficienza dell’organizzazione e della gestione della pandemia in Liguria, non è accettabile che Regione Liguria dica di non aver previsto nulla per risolvere il problema.
Una Regione non può disinteressarsi di chi ha dubbi sulla propria salute, specialmente se questi dubbi esistono per delle mancanze della Regione stessa”.
Se la Regione Liguria non è in grado di dare soluzioni definitive, chieda a livello nazionale quali risposte dare: se sia compito dell’Asl o dei medici di base. Ma non si possono lasciare le persone da sole in questo modo”.