“Regione Liguria ha deciso di farsi carico della gestione della sicurezza sanitaria del Salone Nautico. Una spesa di circa 185mila euro, con 40mila euro legati alla comunicazione della campagna ‘Io mi vaccino’, un punto per i tamponi ai fini del Green pass e un centro di vaccinazione.
Già che c’era ha pagato anche tutto il progetto di sicurezza, gestione Covid e protocolli, che Salone Nautico aveva approntato, introducendo un precedente, per cui di fronte a manifestazioni private di grande rilievo, il sistema pubblico si fa carico delle spese sanitarie.
E fin qui tutto bene (più o meno).
La giunta regionale prende i progetti, stanzia i soldi e dice ad Alisa, l’azienda Ligure Sanitaria emanazione della Regione, di pagare i professionisti. Cosa che fanno, tranquillamente.
Peccato che tra i professionisti c’è anche un avvocato che 6 giorni prima dell’incarico da parte di Alisa, era diventato presidente di Filse, la Finanziaria regionale dello Sviluppo Economico, anch’essa emanazione di Regione Liguria.
Ora, domanda: ma a nessuno è venuto in mente che, oltre ad avere possibili elementi di incompatibilità, c’è anche un discreto problema di opportunità? O va bene tutto?
Non è il primo caso, e temo non sarà l’ultimo”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi.