“La Liguria resta in area di criticità bianca e, al momento, non corre rischi rispetto al passaggio in zona gialla. I parametri che determinano il passaggio da bianca a gialla sono legati all’incidenza (che deve superare i 150 casi ogni 100mila abitanti) e alla pressione ospedaliera, rispettivamente per area medica e terapie intensive.
Oggi in Liguria l’incidenza settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 102 nuovi casi a livello regionale e la pressione ospedaliera resta saldamente sotto i valori di allarme: 6% per la media intensità e 5% per le terapie intensive.
Sebbene i contagi siano in lento incremento, gli altri due valori relativi ai pazienti ospedalizzati sono ben al di sotto dei parametri (15% in media intensità, 10% in terapia intensiva)”.
Lo ha dichiarato ieri sera il governatore ligure e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti in merito all’andamento del Covid in Liguria.
“Ritengo motivato un atteggiamento di attenzione e di prudenza – ha aggiunto Toti – ma non la preoccupazione per l’andamento della pandemia in Liguria, considerato che i nostri ospedali sono ancora significativamente vuoti.
È ovvio però che se in futuro dovessero esserci delle restrizioni, queste dovranno valere soltanto per i non vaccinati.
Come Regioni chiederemo che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano esclusivamente per le persone che non hanno fatto il vaccino e certamente non per coloro che lo hanno fatto, adottando un comportamento virtuoso che non può e non deve essere penalizzato.
Tanto più che oggi nei nostri ospedali ci sono per la stragrande maggioranza dei ricoveri cittadini non vaccinati o molto anziani che non hanno ancora ricevuto la terza dose.
La gran parte degli italiani e dei liguri ha capito che vaccinarsi è l’unica via d’uscita dalla pandemia: sono già 139 mila in Liguria le prenotazioni per le terze dosi, 54.749 da parte degli over 80, 51.789 nella fascia 60/80, 4.751 nei vaccinati con Johnson, 16.564 negli ultravulnerabili, 9.710 negli operatori sanitari, 2.302 negli immunocompromessi”.