La consigliera comunale Cristina Lodi, dal 2010 a oggi appartenente al Partito Democratico, nella giornata di venerdì 8 settembre 2023 dà le dimissioni dal PD ed entra a far parte di Azione.
In Consiglio Comunale Lodi entrerà nel Gruppo Misto in opposizione.
«Nella vita ci sono momenti in cui arrivi con serenità e un po’ di coraggio a fare delle scelte importanti – afferma la Lodi – Oggi do le dimissioni dal Partito Democratico, una scelta non facile ma ragionata e condivisa in questi mesi con elette ed eletti, elettrici ed elettori e che da questo momento diventerà un primo passo per un nuovo percorso politico.
Alla base di questa scelta c’è la mutazione del Partito Democratico rispetto ai valori che ne avevano portato alla costituzione; questa mutazione è il prodotto delle decisioni “pur legittime” della classe dirigente, a livello nazionale e a livello locale, che, secondo il mio punto di vista, hanno fatto abdicare a quelli che erano stati gli obiettivi fondativi, ovvero creare un grande partito riformista, europeista e di sinistra, capace di leggere, interpretare e guidare i mutamenti repentini della società del XXI secolo.
Ringrazierò sempre quelle donne e quegli uomini del PD che in questi anni mi hanno accompagnato nelle battaglie politiche, che mi hanno aiutato a superare momenti difficili e hanno con me condiviso soddisfazioni e riconoscimenti, come l’essere stata la candidata più votata nelle ultime elezioni amministrative del Comune di Genova. Sono assolutamente certa che, in nome di un rispetto reciproco che non verrà mai meno, continueremo a collaborare fattivamente per contrastare questa destra populista e sovranista che, purtroppo, governa sia a livello nazionale sia a livello locale.
Ferma nelle mie convinzioni, oggi più che mai, scelgo, insieme a una comunità di persone, di continuare a lottare ogni giorno affinché si torni a governare in una prospettiva europeista, riformista e solidale.
Oggi entro quindi a far parte della famiglia di Azione, dove il riformismo democratico è solidamente alla base di idee e programmi, certa che per tornare a governare sia necessario creare un’alleanza chiara, credibile e reale nella sostanza. Un’alleanza che abbia a cuore la soluzione dei problemi e non solo la distribuzione delle cariche istituzionali. Faccio questa scelta non da sola ma insieme a un gruppo di persone, perché amo percorrere la mia strada mai da sola; il “fare assieme” fa parte del mio dna, da soli non si è molto utili.
Lo sforzo maggiore sarà proprio quello di lavorare da subito per un progetto che sia inclusivo, che lotti contro ogni discriminazione e ogni ingiustizia sociale e che abbia il faro della Costituzione sempre al centro del suo agire, con proposte concrete e condivise su temi come sanità, scuola e lavoro. Perché non basta la contrapposizione alla destra per costruire una precisa identità politica.
Il rispetto dello Stato di diritto, delle libertà fondamentali e dei diritti umani, nonché l’impegno per la costruzione di una solida crescita economica ed eque relazioni con i paesi extra-UE rappresentano priorità fondamentali per rafforzare l’Unione Europea e la fiducia delle cittadine e dei cittadini nelle istituzioni. E, parlando della Liguria e della nostra amata Genova, abbiamo ancora tanto da fare, da ripensare, da immaginare, da sognare, sempre con l’obiettivo chiaro e primario di tornare al governo della Regione e del Comune.
Al centro di un’alleanza credibile e vincente ci devono essere idee chiare sul ruolo della donna nella società ligure, sul futuro del sistema portuale ligure, su welfare e sanità, sulle misure per contrastare l’invecchiamento e il declino demografico, sulla transizione ecologica, sulla messa in sicurezza del territorio, sul lavoro e la vocazione di un territorio protagonista dell’economia del nord ovest. Per questo servono competenze, idee e strategie perseguibili. Sono fiduciosa che arriverà un importante contributo da tutte le persone che decideranno di sostenerci e di aiutarci a vincere anche questa sfida.
Io sono la Cristina di sempre, e come sempre mi troverete tra di voi nei territori – spesso abbandonati e dimenticati da chi governa Comune e Regione oggi – per dare voce a chi non ne ha e per pensare in grande al futuro della nostra città e della nostra Regione, del nostro Paese e della nostra amata Europa».