“Il successo di Salvini è dovuto all’arrabbiatura della gente. Alla paura e anche all’ignoranza. Al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso di fare”.
E’ bufera sulla conduttrice della Rai Cristina Parodi che oggi è intervenuta così nel corso del programma “I Lunatici” in diretta su Radio2.
La 53enne é moglie del sindaco Pd di Bergamo Giorgio Gori (eletto nel 2014) che dopo la sua esperienza televisiva in Mediaset si é occupato di comunicazione per Matteo Renzi, dal dicembre 2011 è iscritto al Partito Democratico e alle scorse elezioni regionali in Lombardia è stato il candidato del centrosinistra, ma è stato sconfitto dal leghista Attilio Fontana.
Cristina Parodi dopo la scorsa stagione alla guida di Domenica In (poco premiata dagli ascolti) ora conduce il programma televisivo “La prima volta” sempre in onda su Rai1.
“Mi fa paura – ha aggiunto Parodi – di vedere un tipo di politica che è basata sulla divisione, sui muri da erigere. Vorrei una politica che andasse incontro ai più deboli e che aiutasse questo Paese a risollevarsi in un altro modo”.
La conduttrice Tv ha parlato anche della ricandidatura del marito Giorgio Gori a sindaco di Bergamo: “Ne abbiamo discusso ma non credo che sia stata una decisione travagliata. È stato faticoso ma anche bellissimo fare questi cinque anni da sindaco di Bergamo. Giorgio è una persona onesta, sincera, da bergamasco ha iniziato una cosa e ora vuole finirla”.
Immediata la replica degli esponenti leghisti, che hanno chiesto a Parodi di lasciare l’azienda della televisione di Stato.
“Se Cristina Parodi è tanto delusa dalla politica italiana scenda in campo. E, soprattutto, lasci la Rai. Con le sue offese a Matteo Salvini, la giornalista e moglie del sindaco Pd di Bergamo, Giorgio Gori, ha utilizzato il servizio pubblico radio-televisivo a proprio uso e consumo, facendo propaganda politica alla faccia del pluralismo informativo e ciò non è giustificabile. Ne chiederemo conto in Commissione di Vigilanza Rai con un’interrogazione” hanno dichiarato i parlamentari della Lega Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Giorgio Bergesio, Simona Pergreffi e Umberto Fusco.