E’ stato fissato per il 23 novembre l’interrogatorio dell’amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci, indagato nell’inchiesta sul tragico crollo del Ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto e costato la vita a 43 persone.
Gli investigatori del primo gruppo della Guardia di Finanza di Genova oggi hanno infatti notificato l’avviso a comparire in procura al manager di Autostrade e ad altri 7 indagati di Aspi e Spea.
Lunedì prossimo è invece in programma l’interrogatorio dell’ex direttore manutenzioni di Aspi Mario Bergamo e il 31 ottobre quello dell’attuale direttore delle manutenzioni di Aspi Michele Donferri Mitelli.
Intanto, dalle indiscrezioni sull’inchiesta, oggi è emerso che nel 2009 Spea (società del gruppo Atlantia-Autostrade che si occupa dei monitoraggi e delle manutenzioni) avrebbe “consigliato” alla Società Autostrade di eseguire il monitoraggio, con diagnostica, sulla pila 9 annualmente e non ogni tre anni.
Il consiglio sarebbe rimasto senza risposta.
Secondo gli investigatori, il monitoraggio con diagnostica non sarebbe stato effettuato perché più costoso e venne poi inserito solo nel progetto di retrofitting (il rinforzo delle pile 9 e 10) approvato in via definitiva a giugno dal Mit. Tale presunta indicazione farebbe capire che lo stato di grave ammaloramento del viadotto era risaputo da tempo.