Il ponte della Caprigliola nella provincia di Massa Carrara, tra i Comuni di Aulla e Bolano, che univa la Toscana (frazione di Albiano Magra) alla Liguria (frazione di Ceparana) sulla Sp 70, era un’opera dell’ingegnere Attilio Muggia, professore alla Scuola d’applicazione degli Ingegneri a Bologna, che fu uno dei pionieri nell’uso di tecniche costruttive in cemento armato e membro della commissione che stilò le prime norme sulle costruzioni di quel tipo in Italia.
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Crollo ponte tra Aulla e Ceparana, un ferito | Video e Foto
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I lavori del ponte s’iniziarono nel giugno del 1906 e poi dovettero essere temporaneamente sospesi, prima perché la natura geologica del fondo non corrispondeva alle previsioni e poi anche per uno sciopero degli operai.
Fu allora che l’ingegnere bolognese studiò un progetto di riforme delle fondazioni, basato sostanzialmente su un sistema speciale di sottofondazione per agglomeramento pneumatico delle ghiaie applicato per la prima volta con esito giudicato “felicissimo”.
Il lavoro fu consegnato due mesi prima del termine fissato, in seguito alle prove statiche e dinamiche durate otto giorni che avevano dato “ottimi risultati”.
Il ponte della Caprigliola, uno dei primi del genere in Italia, era composto di 5 “grandiose” arcate di 51.85 metri l’una, sostenute da quattro pile e da due spalle.
Era largo 7.20 metri, lungo 300 metri e aveva un’altezza dal fiume di circa 10 metri. Il piano stradale era sostenuto anche da 400 pilastrini.
Fu inaugurato nell’ottobre del 1908.