Sono 10 le imprese liguri danneggiate dal crollo del Ponte Morandi che hanno già ottenuto il via libera alla delibera bancaria per l’accesso al Fondo di garanzia attivato da Filse, di concerto con gli istituti di credito bancario e i Confidi. Le domande deliberate dalle banche corrispondono attualmente a circa un milione e 300 mila euro. Sono 30, invece, le istanze in attesa di perfezionamento.
La Filse, attraverso l’incubatore di imprese Bic, ha sinora accolto 3 aziende della zona rossa e si prepara ad accoglierne altrettante.
Lo ha comunicato oggi Regione Liguria.
“La misura – ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – come avevamo anticipato, è finalizzata a dare un’iniezione di liquidità alle imprese danneggiate per sostenerle nell’affrontare le spese di cassa corrente in questa prima fase di emergenza, consentendo la continuità alla loro attività.
Penso che il lavoro svolto sino a oggi, così come confermato dalla risposta avuta dalle imprese colpite, sia andata incontro ai bisogni concreti delle aziende.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di confrontarmi con i vertici di Filse, per congratularmi con loro per l’ottimo lavoro svolto in questo periodo di emergenza.
Ulteriori magazzini officine e uffici potranno essere messi a disposizione per le imprese che decidano di rilocarsi.
Al momento le aziende delocalizzate al Bic di Cornigliano sono: Nuova Neon Finetti (566 mq), Ecolegno (79 mq) e Acremoni (132 mq). Un plauso ulteriore alla ‘casa delle start up’ va fatto per i tre magazzini concessi alla Protezione Civile, che accoglieranno, in questi giorni di rientri nelle case, i beni delle persone sfollate”.
Gli spazi carrabili resi disponibili alla Protezione Civile sono complessivamente 1.100 metri quadri.