“L’asfalto si sgretolava e siamo volati giù. Tante macerie e dolore. La guarigione sarà ancora lunga, ma sto bene e finalmente me ne vado a casa. Ringrazio tutti i soccorritori. Cerco di non pensarci. Bisogna trovare i colpevoli. Spero che ce la faranno”.
Stamane Gianluca Ardini, l’ultimo dei feriti nel tragico crollo del Ponte Morandi ancora ricoverato in ospedale, ha lasciato il San Martino per tornare a casa dalla compagna, Giulia, e dal figlio Pietro, nato il 13 settembre scorso.
Lo scorso 14 agosto, il 28enne genovese era stato miracolosamente salvato dai vigili del fuoco dopo che era rimasto sospeso nel vuoto con la sua auto, appeso alla cintura di sicurezza, per un tempo interminabile (circa 4 ore).
Il paziente, hanno riferito fonti ospedaliere, proseguirà il programma riabilitativo all’ospedale Galliera “scelto perché si trova nei pressi della sua abitazione”.