“La legge equipara la sentenza di patteggiamento alla sentenza di condanna: patteggiando l’imputato riconosce implicitamente la commissione di alcuni dei reati contestatigli e concorda con il pubblico ministero la relativa pena, ottenendo in cambio la riduzione fino a un terzo.
Se, dunque, l’accordo raggiunto tra Toti e i pm genovesi (che a quanto consta dai giornali riguarda la corruzione impropria e il finanziamento illecito, con condanna a 2 anni ed un mese di pena detentiva, commutati in lavori socialmente utili, oltre alla confisca di circa 84mila euro, all’interdizione dai pubblici uffici e all’impossibilità a contrarre con la pubblica amministrazione) verrà accolto dal giudice e formalizzato in relativa sentenza, troverà definitiva conferma il contesto corruttivo in cui si è svolto il governo della regione Liguria negli ultimi anni”.
Lo ha dichiarato stamane il consigliere comunale di Uniti per la Costituzione e avvocato genovese Mattia Crucioli (ex senatore M5S).
“Toti – ha spiegato Crucioli – poteva difendere il proprio operato e la propria onorabilità, ma non l’ha fatto, preferendo riconoscere la commissione di alcuni dei reati contestatigli e scontare una pena minore.
La gravità dell’accertamento che consegue a tale patteggiamento e le implicazioni, anche nell’imminente scelta del nuovo presidente della Regione Liguria, non possono sfuggire a nessuno.
Per questo ho depositato istanza ai sensi dell’art. 55 del regolamento comunale affinché durante il prossimo consiglio tutti i gruppi si esprimano su quanto accaduto.
Mi auguro che tutte le forze politiche e in particolare il sindaco Marco Bucci, candidato governatore della Liguria, esprimano condanna per gli illeciti compiuti dall’ex presidente di regione e che sia unanime l’impegno a non ripetere più certi atteggiamenti di accondiscendenza nei confronti dei potenti a cui neppure il centrosinistra è risultato immune in passato.
Uniti per la Costituzione ha ben chiaro che indulgere nelle richieste dei ricchi e dei potenti traendone vantaggio significa inevitabilmente danneggiare i poveri e i deboli. Per questo abbiamo candidato Nicola Morra, un ex presidente della commissione parlamentare Antimafia alla guida della nostra regione”.