Venerdì prossimo, indetto per i portuali di Genova, si svolgerà uno sciopero di 24 ore, contro l’applicazione della direttiva Bolkestein al demanio portuale.
Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Cub Trasporti e Coordinamento lavoratori portuali di Genova per gli addetti di Culmv, Psa, Psa-Sech, Terminal S. Giorgio, Terminal Messina.
“Uno dei settori lasciati fuori dalla direttiva Bolkenstein – spiegano dalla Cub – era il demanio portuale che riguarda i porti e le attività connesse.
Il governo Draghi sta invece cercando di far rientrare anche i porti in questa gara al regalo alle multinazionali che sono le privatizzazioni. Ha quindi inserito, subito dopo la discesa in porto a Genova di Draghi, nella legge sulla concorrenza, un emendamento che la prevede.”
“È chiaro – dichiara Maurizio Di Rienzo del Coordinamento Lavoratori Portuali di Genova – che si vuole svendere le concessioni alle multinazionali della logistica e dello shipping che con proprio personale, con contratti di lavoro precari, a chiamata, a tempo determinato e applicando contratti collettivi di lavoro dei paesi di provenienza dei lavoratori stessi, renderanno le banchine e i porti italiani il far west prossimo venturo”.
“Che fine faranno le società più piccole attualmente concessionarie, con ovviamente tutti i lavoratori dipendenti, è facile immaginare. Saranno strozzate e costrette a cedere o neanche a partecipare alle concessioni, chiudere e licenziare i lavoratori che dovranno adattarsi ai salari da fame e alle condizioni normative imposte dai nuovi venuti.
Verranno persi diritti lavorativi storici costati decenni di lotte, si scatenerà una lotta al ribasso sulla pelle dei lavoratori che verranno messi uno contro l’altro per dividersi la miseria che verrà loro concessa. La precarizzazione del rapporto di lavoro e l’aumento degli infortuni e degli incidenti farà da corollario a questa scenografia già prefigurata dal governo e dalle multinazionali” aggiunge Vincenzo Messina della CUB Trasporti di Genova.
“Contro questo progetto, gli aumenti continui dei prezzi, l’economia di guerra, i lavoratori del porto di Genova hanno indetto un primo sciopero di 24 ore il giorno 22 aprile, una manifestazione insieme al Coordinamento di Resistenza Genova per la Liguria per la mattina del 23 aprile, collegamento da Digione con il Congresso della Rete dei Sindacati di Base e un presidio di tre giorni, dal 23 al 25 aprile presso il varco Etiopia nel quale vogliamo chiamare a raccolta tutti i cittadini, i lavoratori, i portuali a creare una vasta opposizione sociale” conclude Maurizio Di Rienzo.
Su questi temi, la CUB Trasporti e il Coordinamento Lavoratori Portuali di Genova hanno indetto un incontro domani, giovedì 21 aprile 2022, dalle ore 11,00 presso la sede della CUB di Genova in via Savona 1.