Martedì 7 gennaio 2020 alle 17 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, ecco cosa scrive di sé il relatore Maurizio Roi
A Compagna nell’ambito delle conferenze I Martedì de A Compagna, che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il XIII appuntamento del ciclo 2019-2020: Maurizio Roi: «Attività e cultura musicale a Genova: l’occhio dell’operatore foresto».
«Sono nato il 4 Luglio del 1958 in un paese della Romagna, anzi di quella che si chiama Bassaromagna o Romandiola, in Provincia di Ravenna. Assessore alla cultura e al Personale e Organizzazione e poi Sindaco del Comune di Lugo, il capo-comprensorio di quella parte della Provincia di Ravenna, dall’esperienza sul campo ho imparato cosa è e come si fa il teatro, l’opera tanto da essere chiamato a presiedere l’Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna, cioè l’ente che associa tutti i Teatri, i Festival, le compagnie e i Comuni e la Regione Emilia-Romagna e coordina le attività teatrali dell’Emilia-Romagna. Regolata da legge Regionale l’Associazione è autonoma e si regge attraverso l’attività economica, gestendo tour di grandi teatri e in primis di compagnie di Danza, in questo campo è sicuramente la più importante d’Europa.
Nel 2005 sono stato chiamato a salvare la Fondazione Toscanini di Parma, gravata da una profonda crisi economica e strategica che ho lasciato nel settembre del 2014, accettando il pressante appello del Sindaco Doria di prendere in mano le sorti del Teatro Carlo Felice che aveva davanti la prospettiva della liquidazione coatta amministrativa. La Filarmonica Toscanini è oggi una delle migliori e più sane orchestre Italiane, e il Carlo Felice ha ripreso con dignità e orgoglio il ruolo che merita in Italia e all’estero. Partito dal Mar Adriatico sono approdato al Mar Ligure, da un paese di 33 mila abitanti con un teatro del 700 ad una grande città con un grande e moderno teatro, dalla nebbia che matura i salumi e il vino rosso, alla luce di Genova. Da Verdi e Rossini alla città della parola e dei cantautori che a Verdi ha dato ospitalità e protezione, che non ha mai visto debuttare una delle opere che fanno la storia del melodramma italiano, ma che ha dato ieri e oggi al teatro musicale grandi artisti. È la scoperta di questa terra, della cultura e della musica a Genova da parte di uno che viene dall’altro mare che vorrei un po’ discorrere».