Cultura sfregiata. Armati di barattoli di vernice rossa, un gruppo di attivisti del movimento “Bruciamo Tutto”, oggi ha effettuato un blitz alla mostra in corso nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, a Genova, dedicata alla pittrice Artemisia Gentileschi.
La mostra era già stata oggetto di polemiche per la famigerata “stanza dello stupro”, in cui si ricostruiscono i drammatici momenti del processo per la violenza subita dall’artista.
Gli attivisti hanno posto teli neri su tre opere e imbrattati alcuni pannelli grafici, didascalie e l’installazione della sala immersiva presente nel percorso espositivo.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine.
Dopo l’intervento della Polizia del Commissariato Centro e del Comando Stazione Carabinieri Carignano, la mostra è stata chiusa al pubblico e sono stati condotti rilievi tecnici per stabilire l’entità dei danni.
I rilievi sono stati effettuati dal personale della Polizia di Stato e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Genova.
A seguito dei controlli effettuati a oggi sembrerebbe che le tre tele in questione non abbiano riportato danni, ma il tutto verrà accertato con ulteriori check nei prossimi giorni.
«Non posso che condannare il gesto di cui si sono resi protagonisti questi ragazzi – dichiara il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa – Naturalmente non sono contrario all’espressione delle proprie opinioni, ma ritengo che vada fatto tenendo conto anche della libertà degli altri. E oggi c’erano moltissimi visitatori a cui è stato negato il diritto di vedere la mostra. Ringrazio Polizia e Carabinieri per l’intervento e per la celerità dei rilievi condotti. E ringrazio anche il personale di Palazzo Ducale e della società Arthemisia che hanno consentito di riaprire l’esposizione già nel pomeriggio»
Aggiornamento. Dopo l’intervento degli specialisti dei carabinieri e del personale del Ducale, la mostra è stata riaperta alle 17.