Richiesta cigo dall’azienda. Sindacati sul piede di guerra
Giovedì Arcelor Mittal ha inviato a tutti i 981 lavoratori del sito produttivo di Genova, una lettera che avvia la procedura di cassa integrazione ordinaria per 13 settimane a partire dal 28 giugno.
L’attivazione della cigo, in quanto è stata esaurita la cosiddetta cassa Covid, è stata motivata in seguito alla produzione a regime ridotto del materiale grezzo nello stabilimento di Taranto.
Le segreterie di Fiom, Fim e Uilm di Genova e l’rsu hanno chiesto un immediato incontro con l’azienda e martedì pomeriggio si svolgerà una riunione sindacale per decidere unitariamente le azioni da intraprendere.
Fonti sindacali assicurano che se non ci sarà “un ripensamento sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, i lavoratori sono pronti a tornare in piazza”.
“Rifiutiamo di far fare ai lavoratori altra cassa integrazione in un momento in cui tutto il mondo chiede più acciaio e non facciamo altro che leggere su giornali e siti di settore che manca la latta” dice il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro.
Inoltre, prosegue Manganaro “Riteniamo che ci siano anche forti dubbi di legittimità sull’utilizzo della cassa ordinaria, che può essere chiesta o per motivi legati a crisi di mercato o per eventi eccezionali. E di questo in particolare vogliamo chiedere conto al ministero del Lavoro”