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Da Spinelli più soldi al Pd che a Toti: versati 125mila euro a partito e Maestrale

L'ex ministro dei Trasporti ed ex governatore ligure del Pd Claudio Burlando

Maxi inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova per corruzione elettorale. Se la principale ipotesi di accusa che martedì 7 maggio ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti gira attorno, sostanzialmente, ai presunti 74mila euro che avrebbe ricevuto nel 2020, ora scoppiano le polemiche per i presunti finanziamenti che l’imprenditore portuale Aldo Spinelli (anche lui ai domiciliari) avrebbe dato pure al Pd in tutti questi anni.

D’Angelo ammette: Spinelli ha finanziato il Pd, ma non più dopo il 2021

Dopo le dichiarazioni di ieri del segretario genovese del Pd Simone D’Angelo all’emittente televisiva Telenord, che per gli anni passati ha ammesso finanziamenti al partito per 25mila euro, oggi i giornalisti del quotidiano Libero hanno cominciato a fare i conti in tasca a Spinelli, al Pd e all’ex ministro dei Trasporti ed ex governatore ligure del centrosinistra Claudio Burlando (non indagato).

“Da Spinelli più soldi al Pd che a Toti” è il titolo della prima pagina di Libero, il cui direttore responsabile, Mario Sechi, è stato per alcuni anni caporedattore dell’edizione genovese del quotidiano Il Giornale e conosce a fondo le tematiche e le dinamiche politiche della Liguria.

“Nel 2010 l’imprenditore versò 25mila euro al partito e altri 100mila all’associazione Maestrale di Burlando” è il sommario dell’articolo a firma del condirettore Pietro Senaldi, inviato a Genova per seguire il caso Toti.

E nell’occhiello: “L’imprenditore ha versato a dem e Burlando 125mila euro”.

“Aldo Spinelli? – s’inizia l’articolo di Senaldi – avrebbe dato più soldi a Claudio Burlando, l’ex governatore dem della Liguria, e al Pd che a Giovanni Toti… E’ un atto di straordinario coraggio e onestà intellettuale quello di Simone D’Angelo…”.

“…Il segretario dem se la prende anche con ‘i finanziamenti indiretti ai partiti, quelli ai comitati elettorali che nascono alla vigilia del voto e spariscono subito dopo o alle fondazioni legate ai grandi politici regionali’.

L’allusione è naturalmente a Maestrale, la fondazione che Burlando fondò per sovvenzionarsi e alla quale Spinelli aderì indirettamente…E’ ipotizzabile che, in oltre vent’anni – Burlando è stato governatore dal 2005 al 2015… – l’imprenditore abbia versato alla causa centinaia di migliaia di euro.

Sempre relativamente alla campagna elettorale del 2010 figura un versamento al Pd da centomila euro proprio da Maestrale.

Ecco quindi che il pranzo di Burlando sullo yacht di Spinelli, emerso dagli atti dell’ultima inchiesta, non sarebbe stato organizzato solo per far saltare la mosca al naso a Giovanni Toti.

Ci sono intercettazioni effettuate dalla Guardia di Finanza che non trovano spazio sui giornali ostili alla giunta di centrodestra che dimostrano che tuttora esiste una frequentazione assidua tra i due uomini…”.

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