Vado Ligure: una ricerca di due giovani osteopate di EOM pubblicata su un prestigioso giornale internazionale di medicina, il Journal of Osteopathic Medicine.
Uno studio di EOM pubblicato sul giornale internazionale di osteopatia
Innovativa ricerca di due terapiste della scuola di Vado Ligure sul Journal of Osteopathic Medicine, prestigiosa rivista seguita dagli addetti ai lavori di tutto il mondo. Un trattamento rivela la correlazione tra lombalgia e le infezioni urinarie con lo stato di salute del rene
Importante risultato per la scuola di osteopatia EOM Italia di Vado Ligure, che ha visto pubblicare una ricerca scientifica sul Journal of Osteopathic Medicine, prestigiosa rivista internazionale seguita dagli addetti ai lavori di tutto il mondo. La rivista pubblica ricerche originali e di alta qualità, basate sulla pratica clinica.
Quella di EOM è una ricerca innovativa che ha dimostrato la correlazione tra lombalgia e infezioni urinarie ricorrenti con lo stato di salute del rene. In sostanza, trattando manualmente tutta la fascia perirenale, sono migliorati sia i sintomi, sia la mobilità renale. Lo studio è stato condotto da due terapiste liguri che hanno concluso il percorso formativo in osteopatia nella scuola di Vado Ligure, la savonese Francesca Lo Basso e Alessandra Pilzer di Alba, in collaborazione con alcuni ricercatori e medici (Giulio Ferrero, Francesco Fiz ed Emanuele Fabbro), il fisioterapista e docente di EOM Daniele Oliva, e Clizia Cazzarolli e Andrea Turrina di EOM.
“EOM Italia non è solo una scuola di osteopatia, ma si pone anche l’obiettivo ambizioso di fare ricerca e di pubblicare studi scientifici sulle riviste di impatto internazionali in modo che un approccio professionale basato sulle evidenze scientifiche entri a far parte della pratica clinica – spiega Clizia Cazzarolli, responsabile del dipartimento di ricerca EOM. “Questo studio è nato alla fine del percorso formativo delle due studentesse, cercando di indirizzarle a una metodologia di impronta scientifica, indispensabile per il lavoro professionale. È stato un lavoro multidisciplinare, al quale hanno dato il loro apporto diversi professionisti, che si è concluso nel 2019, ma la pubblicazione è avvenuta nel 2021 in quanto il progetto ha dovuto prima essere approvato da un comitato etico, per poi essere registrato nei registri dei trial internazionali e infine sottoposto ai revisori della rivista scientifica. Siamo molto soddisfatti perché tutto il mondo può leggere il lavoro che le due ragazze hanno condotto e conoscere un trattamento innovativo, con evidenze scientifiche, che risolve non solo problemi muscolo-scheletrici, ma anche problematiche viscerali. Del resto è questo il principio base dell’osteopatia: un approccio olistico basato sull’idea che un essere umano rappresenti un’unità funzionale dinamica, nella quale tutte le parti sono interconnesse”.
Aggiunge Andrea Turrina, amministratore unico e docente di EOM: “Siamo orgogliosi della pubblicazione su un giornale internazionale che segue procedure molto rigide nella valutazione dei progetti. Il nostro lavoro sarà citato come fonte autorevole nell’utilizzo di approcci terapeutici, diventando fonte bibliografica da cui prenderanno spunti altri professionisti e ricercatori. Per una scuola la ricerca è importantissima, perché altrimenti rimarremmo fermi e continueremmo a insegnare cose superate. La ricerca diventa invece il punto di forza nella trasmissione della conoscenza”.