Lunedì pomeriggio, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Albenga, in collaborazione con i colleghi di Imperia ed Alassio, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del Giudice per le Indagini Preliminari Dott.ssa Fiorenza Giorgi nei confronti di un pluripregiudicato originario di Albenga che al momento del suo arresto si trovava a casa della madre ad Imperia.
L’accusa è di “estorsione continuata” ai danni di un commerciante di Albenga, che dal settembre 2019 ad oggi è stato taglieggiato sistematicamente da quello che inizialmente riteneva essere un suo amico, per un ammontare complessivo di circa 30.000 euro.
Le dazioni di denaro avvenivano perlopiù mediante accrediti su carte postepay.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile ingauno monitoravano da tempo il soggetto ed ottenuti tutti gli elementi di prova attraverso appostamenti ed intercettazioni, hanno richiesto al Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Dr.ssa Elisa Milocco, l’autorizzazione all’arresto dell’estortore.
L’uomo era già noto alle Forze dell’Ordine per analoghe gravi condotte poste in essere ai danni di altri esercenti della provincia savonese. Ed è stato proprio il suo curriculum criminale che ha destato preoccupazione e mosso la vittima ad assecondare le sue pretese.
Le minacce, anche telefoniche, per costringere il commerciante a pagare si erano fatte sempre più insistenti: più di una volta sono partite minacce di morte, prospettando anche l’utilizzo di armi da fuoco e conoscenze di alto spessore criminale. È così che il titolare di un noto negozio di abbigliamento, si è convinto di rivolersi ai Carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini garantendo anche le misure di protezione necessarie per assicurare l’incolumità della vittima.
Ai Carabinieri il commerciante ha raccontato che per puro spirito di solidarietà aveva cominciato sin dal 2013 ad aiutare economicamente l’amico che sarebbe poi diventato il suo aguzzino. Da 100 euro settimanali si è passati ben presto alla somma di 500 euro alla settimana. Fino poi ad arrivare al pagamento di viaggi vacanze con relativi versamenti di ulteriori 1500€ per le “piccole spese”. Insomma un vero e proprio flusso di denaro a cui la vittima, seppur intimorita dalle vessazioni e dalle minacce, non poteva più far fronte.
Le misure anti Covid, anche se indirettamente, sono state un deterrente per le condotte estorsive, in ragione dei maggiori controlli, dell’impossibilità di spostarsi liberamente sul territorio e della chiusura forzata dell’esercizio commerciale, il cui titolare, nonostante mancati incassi, era chiamato a continui versamenti di denaro. Alla prima riapertura dei negozi e riacquistata libertà di movimento l’indagato si è immediatamente ripresentato di persona per chiedere i soldi.
L’estortore giustificava nei modi più disparati le continue richieste di denaro ostentando anche una fantomatica “protezione” da inesistenti criminali calabresi che, senza il suo fermo intervento, avrebbero preso possesso dell’attività commerciale. Queste ed altre simili invenzioni hanno saputo far leva sulla vittima sino all’intervento risolutivo delle Forze dell’Ordine.
La fine dell’incubo è avvenuta lunedì quando i Carabinieri di Albenga hanno bussato alla porta del domicilio imperiese dell’estortore, dichiarandolo in arresto con gravi accuse per le quali rischia da 6 a 20 anni di reclusione.
Ora si trova rinchiuso nel carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.