Conte: Forse il Dpcm questa sera. Mascherine in abitazioni private per non conviventi. Se la curva dovesse salire solo lockdown circoscritti
L’intento del Comitato tecnico sanitario del ministero della Salute era quello del “ridefinire la quarantena e i criteri l’isolamento fiduciario”… “in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi, così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti”.
Il premier Conte dalle sue dichiarazioni esclude un nuovo lockdown dell’intero paese ma “se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti.”
Per quanto riguarda il nuovo Dpcm il premier Conte dovrebbe inserire, in linea di massima quello che era stato proposto nel decreto legge dei giorni scorsi con “una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi.”
Da quello che viene fuori anche dalle dichiarazioni ministro Speranza in relazione anche al decreto legge e all’incontro con le regioni e gli enti locali, si prospetta:
Uno stop alle gite scolastiche e alle attività didattiche fuori sede.
Basta feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone. Per quanto riguarda, invece, le feste legate a matrimoni o altre cerimonie dovrebbe essere introdotto un limite massimo di trenta persone partecipanti.
Limite di mille persone negli stadi all’aperto e capienza dei palazzetti che sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori.
Possibile sospensione degli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, ma consentirli a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi.
Nella Circolare del Ministero della Salute si legge come “I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”.
Inoltre viene inoltre raccomandato di eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze.
In pratica ci sarebbe una ridefinizione dei periodi di quarantena o di isolamento fiduciario “coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta”.
Per quanto riguarda i casi asintomatici, la diagnosi sarebbe confermata da un test molecolare positivo con l’isolamento di 10 giorni con, a fine quarantena, un tampone molecolare.
Per quanto riguarda i casi sintomatici, la diagnosi sarebbe confermata da un test molecolare positivo con l’isolamento di almeno 10 giorni dei quali, gli ultimi 3, in completa assenza di sintomi con, a fine quarantena, un tampone molecolare.
Per i casi asintomatici che non si negativizzano dopo 21 giorni, la diagnosi verrebbe confermata da un test molecolare positivo. Mentre l’isolamento di almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare effettuato al 10 e 17 giorno.
Per i contatti stretti sarebbe previsto un isolamento fiduciario di 10 giorni oltre al tampone antigenico rapido o molecolare.