Dal Morandi al Ponte San Giorgio in «Una nave ormeggiata in Valpolcevera». Presentazione del libro a Palazzo Tursi, 24 settembre alle 17:30.
Dal Morandi al Ponte San Giorgio tra cronaca e testimonianze
Un racconto di 3 anni scritto da Alessandra Lancellotti e Stefano Termanini
Con le fotografie di Roberto Orlando
L’intera storia dal crollo alla ricostruzione, tra il terrore e la speranza di rinascita
Venerdì 24 settembre 2021, alle 17,30, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi a Genova, Alessandra Lancellotti e Stefano Termanini presentano il loro libro «Una nave ormeggiata in Valpolcevera»
A cura della Fondazione Plef (Planet Life Economy Foundation) e con il patrocinio del Comune di Genova;
fotografie di Roberto Orlando, Stefano Termanini Editore.
Dopo l’introduzione di Paolo Mamo, presidente PLEF, interverranno, con gli autori:
- Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario straordinario ricostruzione Viadotto Polcevera
- Piero Floreani, subcommissario
- Pietro Piciocchi, assessore al Bilancio del Comune di Genova
- Egle Possetti, presidente Comitato ricordo vittime ponte Morandi
Il libro in due tomi «Una nave ormeggiata in Valpolcevera», si propone di raccontare i «tre anni di storia e di lavoro dal Morandi al ponte Genova San Giorgio».
Lo fa attraverso la cronaca ormai divenuta storia e le testimonianze dirette dei protagonisti.
Il primo tomo è di Stefano Termanini.
«Una nave ormeggiata in Valpolcevera». Tre anni di storia e di lavoro dal Morandi al ponte Genova San Giorgio.
(ISBN: 9788895472713)
Il racconto comincia dallo sgomento provato il 14 agosto 2018, giorno del crollo, e prosegue lungo i capitoli del dolore e del lavoro.
Il libro si conclude con le recentissime vicende dell’accordo tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti per il riacquisto di Aspi.
Lo stesso autore ed editore Stefano Termanini, spiega:
«Nella parabola che porta dall’immenso dolore del giorno del crollo e dei funerali di Stato alla gioia dell’inaugurazione, gioia trattenuta e “in minore”, per il mai dimenticato sentimento di tragedia da cui questa storia comincia, ci sono tutti i colori, tutte le emozioni, tutti i timbri.
Il dolore, l’orgoglio e la forza del lavoro, un lavoro organizzato, intelligente, consapevole, senza risparmio, il desiderio di giustizia.
In questa storia, dal Morandi al ponte Genova San Giorgio, c’è tutta una città che aspira a rimarginare una ferita che è soprattutto morale».
Il secondo tomo è di Alessandra Lancellotti.
Mille voci, mille volti. Testimoni del dolore, del tempo, d’impresa.
(ISBN 9788895472744)
L’autrice ha raccolto testimonianze di protagonisti di seconda, prima e primissima fila, divise nelle tre aree del dolore, del tempo e dell’impresa.
Il volume comprende 66 testimonianze, “in presa diretta”, e un capitolo dedicato alla Radura della Memoria, nuovo spazio della riqualificazione della Valpolcevera, luogo da cui un quartiere devastato dalla tragedia potrà ritrovarsi, ricompattarsi, riprendere forma, tornare a esistere.
Roberto Orlando
Giornalista e fotografo, ha seguito giorno per giorno, ora prendendo a prestito gli sguardi delle persone e interpretandoli, ora da punti di vista inediti, le vicende comprese fra il crollo del Morandi e l’apertura al traffico del ponte Genova San Giorgio.
Le sue fotografie sono racconto nel racconto, immagini limpide, nette, potenti.
Gli autori raccontano:
«Abbiamo voluto scrivere questa storia perché non è una storia come tante altre. Scriverla è stato un po’ come dare risposta a un imperativo categorico.
Questa è una storia così forte, così intensa, così esemplare, che a un certo punto ci è parso impossibile, ingiusto perfino, sottrarci al dovere di raccontarla intera. I
l dolore, tanto più grande e grave quanto ingiustificato e ingiustificabile, è diventato, per la città, una specie di spinta orgogliosa, una ragione per rimettersi in moto. O, per usare una frase cara al sindaco-commissario Bucci, per “rimboccarsi le maniche”.
Genova ha reagito compatta. In questi anni Genova ha saputo dire all’Italia che la storia può ancora passare di qui; che deve ancora passare di qui»
Maggiori info sul libro QUI
Giorgia Cadenasso