Dal territorio per il territorio, l’olio extravergine di oliva della Riviera Ligure e la degustazione di olio a Leivi
“Dall’olivo alla tavola” si pone, attraverso il racconto di un paesaggio, di una storia e di un territorio, come strumento di trasformazione culturale. Tre giorni di convegni, cene a tema, degustazioni, visite ad uliveti e frantoi per far conoscere il mondo dell’olio extravergine di oliva e la sua filiera, una filiera corta, “buona, locale, plurale”. Corta perché prevede un solo soggetto tra produttore e consumatore. La filiera corta dà sostegno alla comunità, rafforza la biodiversità agricola e dona trasparenza e garanzie al consumatore.
Olivicoltori, ristoratori e distributori si sono uniti per questo progetto di cooperazione sviluppato da APOL in collaborazione con il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria. APOL è la cooperativa di olivicoltori della Riviera Ligure nata in collaborazione con Coldiretti e ha promosso questo evento creato per condividere e promuovere la cultura dell’olio e delle olive liguri, i prodotti centrali del nostro Made in Italy.
Il Presidente Massimo Solari e il Direttore Giovanni Bottino hanno accolto giornalisti, food blogger e addetti ai lavori nella Sala Polivalente del Comune di Leivi. Presenti al convegno esponenti di Regione Liguria, della Camera di Commercio e della Coldiretti Genova e protagoniste le aziende agricole del territorio da Leivi a La Spezia. L’agronomo Francesco Petacco ha presentato l’evento.
Il padrone di casa è il sindaco di Leivi Vittorio Centanaro che pone l’accento sulla messa in sicurezza del territorio; il lavoro del produttore olivicolo ne garantisce la tutela contribuendo a mantenere intatto il nostro patrimonio. Sottolinea la consapevolezza del consumatore che deve sapere cosa sceglie e cosa porta sulla sua tavola.
“Sulle nostre tavole deve finire il nostro olio, l’olio extra vergine ligure; che sia di Chiavari, Leivi o Lavagna non importa, ma deve essere nostro”. Questo è il senso dell’attività di amministratori e produttori agricoli uniti nella sinergia, collaborazione e integrazione.
“Produrre in Liguria è faticoso e costoso” ma è una fatica che i nostri avi hanno saputo tramandare alla future generazioni. Il prezzo del nostro olio extravergine di oliva? “Un fattore culturale”. E’ la cultura del rispetto.
Si parla di educazione alimentare per insegnare la cultura dell’olio ai giovani ed educare i bambini a mangiare sano. Diventare consumatori attenti e preparati nel momento dell’acquisto ovvero un acquisto sano, etico e consapevole, perché l’olio extra vergine di oliva è un alimento fondamentale della Dieta Mediterranea ed è universalmente riconosciuto come “nutraceutico”.
“Elisir di lunga vita” fa parte della nostra cultura culinaria da millenni e non può mancare sulle nostre tavole perché, come sosteneva Ippocrate, il padre della medicina moderna: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”.
Protagonisti di “Dall’olivo alla tavola” sono i produttori di olio extra vergine di oliva della Riviera Ligure di Levante. Tra questi: “La Favola della mignola – L’oliveto di Mozart” di Maura Grimaldi azienda agricola di Lavagna, “Casaretto Alessio azienda agricola” di Leivi e “Solari Mauro azienda agricola”. Presenti anche alcuni frantoi quali: ”Solari Mauro Frantoio Oleario” di Leivi che hanno raccontato l’intero processo produttivo.
Tra menù degustazione e tour guidati siamo andati alla scoperta di “OIE” che è il prodotto finale della filiera virtuosa, trasparente e controllata degli Olivicoltori Liguri Associati. Il nome deriva dal dialetto ligure “oie” che significa “olive” e vuole essere pura espressione della Liguria, del suo mare e dei suoi uliveti.
Tante olive come tante sono le varietà delle “cultivar” della Riviera di Levante quali la “Pignola”, la “Lavagnina” e la “Razzola”. Sono produzioni di altissima qualità ed è faticoso coltivarle; sono degli “eroi” dei giorni nostri chi si dedica a questo mestiere che mestiere non può essere senza una vera e propria passione.
La Trattoria “La Brinca” di Ne in val Graveglia ha presentato il suo menù degustazione a km zero. Olio dell’anno 2020 o olio nuovo? Le portate raccontano la differenza tra un olio appena spremuto ed un olio differente attraverso sapori e profumi diversi, colori e sensazioni che ciascuno ha fatto propri assaporando la ricchezza dei piatti della Liguria di una volta.
E’ un tuffo nel passato che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. E’ un menù “olio-centrico” dove l’olio extravergine diventa protagonista, espressione di qualità e di territorialità. Ed è così che si scoprono il “Prebugiun di Ne”, i “Ravioli di erbette”, la “Cabannina sotto sale” e la “Torta soffice di castagne con gelato”. “Fil rouge” di ogni piatto è l’olio DOP Riviera ligure “OIE” by APOL. Sabrina Malatesta