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D’Angelo in Regione, Patrone nuovo capogruppo del Pd a Tursi

Davide Patrone (Pd)

I consiglieri comunali del Pd ieri hanno individuato il nuovo capogruppo a Tursi che sostituirà Simone D’Angelo, eletto consigliere regionale.

Si tratta di Davide Patrone, 27 anni, già segretario dei Giovani democratici di Genova e responsabile del programma del candidato del centrosinistra Andrea Orlando, sconfitto alle ultime elezioni regionali dal sindaco uscente Marco Bucci.

“Una scelta – hanno riferito dal Pd – che si inserisce nel quadro di ridefinizione e rafforzamento del nostro partito nelle istituzioni e sul territorio in vista delle elezioni del Comune di Genova della prossima primavera, e che conferma il percorso di rinnovamento e rilancio di un nuovo Pd a Genova, che tra i banchi della Sala Rossa si è tradotta in una modalità propositiva nei modi, radicale nei contenuti e inclusiva nel suo agire, come testimoniato dal prezioso contributo arrivato da Ariel Dello Strologo e dai compagni di viaggio provenienti da esperienze civiche e solidali”.

“A Davide – ha aggiunto D’Angelo – al quale mi legano affetto e stima personale, vanno i miei migliori auguri per questo nuovo incarico”.

“Accetto questo nuovo impegno – ha sottolineato Patrone – consapevole della responsabilità che l’attuale fase politica conferisce al ruolo di capogruppo della principale forza di opposizione in consiglio comunale.

Ringrazio le colleghe e i colleghi che mi hanno eletto all’unanimità, con uno spirito unitario che consentirà di lavorare efficacemente e da subito, per un’opposizione che non faccia sconti, ma sappia anche proporre.

Ringrazio Simone, per avere guidato, anche come capogruppo, il rafforzamento del Pd a Genova, come dimostrano i dati elettorali delle ultime regionali.

Più di un elettore su due non si è recato alle urne, e ciò rappresenta un’emergenza democratica ormai strutturale, acuita da chi, in questi anni di governo, ha praticato politiche escludenti e classiste. Ma tra coloro che hanno partecipato al voto si evince, chiara, la necessità di un cambiamento.

Spetta, in primis, al Partito Democratico e alle sue articolazioni istituzionali farsi carico della costruzione di un’alternativa di governo credibile, radicale nei contenuti e riformista nel metodo”.